VICENZA – Una bella lezione di storia

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    Le penne nere del Gruppo “Mario Pagani” di Arzignano hanno pensato che il miglior modo per fare memoria sui fatti della Grande Guerra, fosse ripercorrere la storia con gli studenti delle scuole. Così, facendo proprio il progetto della Regione Veneto, “Ricordami… sulle tracce degli Alpini”, in collaborazione con gli Istituti comprensivi 1 e 2 di Arzignano, hanno realizzato tre itinerari formativi coinvolgendo più di quattrocento alunni. 

     

    Circa 190 studenti della media “Zanella” hanno iniziato il loro cammino nella storia della Prima Guerra Mondiale visitando il Museo della Guerra di Rovereto e la Campana della Pace, Maria Dolens. Il lavoro è proseguito a scuola con la lettura di testi tratti da lettere, romanzi, diari e memoriali scritti dai protagonisti della Grande Guerra, la visione e lo studio di immagini afferenti ad azioni compiute dagli alpini e di carte geografiche dei luoghi della Grande Guerra.

    Nell’incontro con l’alpino Gianni Periz, i ragazzi hanno potuto comprendere il clima sociale dal quale scaturì l’entrata in guerra della nostra nazione per poi “calarsi” nella vita di trincea guardando e toccando il vestiario indossato e gli strumenti utilizzati dagli alpini. Sotto la guida degli insegnanti si sono accostati a testi e a brani musicali legati alla Grande Guerra e al Corpo degli alpini.

    Al termine del percorso formativo tutti gli argomenti studiati e tutte le esperienze vissute sono state condensate in uno spettacolo alla Scuola d’Infanzia di Costo di Arzignano. Sotto la regia dell’attore Pino Costalunga, con una sorprendente capacità espressiva, i ragazzi hanno trasmesso le loro emozioni con una gradevolissima rappresentazione teatrale e musicale che ha raccolto il plauso dei genitori, degli alpini, del sindaco di Arzignano, Giorgio Gentilin e dell’assessore regionale Elena Donazzan.

    Gli studenti del Comprensivo 2 hanno invece lavorato a due progetti, uno svolto dagli alunni delle elementari e l’altro dagli studenti della media. Il primo, che ha coinvolto 86 alunni, è iniziato in classe con la lettura, l’analisi e l’interpretazione di brani letterari sulla Grande Guerra e di lettere di alpini dal fronte. Sono seguiti incontri collettivi con esperti alpini per comprendere gli eventi che portarono all’entrata dell’Italia nel conflitto. Nell’incontro con il recuperante Guderzo gli alunni del plesso di Tezze hanno potuto osservare e toccare gli oggetti bellici modificati dai soldati e adattati per un utilizzo quotidiano. I ragazzi di Villaggio Giardino, aiutati da un dietologo, hanno invece approfondito il tema dell’alimentazione militare. Il progetto si è infine concluso con le visite accompagnate dagli alpini al Museo della Grande Guerra di Canove e ad alcune trincee dell’Altopiano di Asiago.

    I 130 ragazzi della media “Motterle”, oltre alle lezioni in classe, hanno incontrato il collezionista arzignanese Giacomazzi che ha mostrato loro gli oggetti bellici e la corrispondenza dal fronte, raccolti in tanti anni di appassionata ricerca. Nella lezione con l’alpino Giuseppe Rossi di Alte Ceccato hanno invece approfondito la vita di trincea attraverso la visione di immagini e documenti dell’epoca. Un gruppo di studenti, scelti dai docenti di tecnologia per la loro particolare abilità manuale, sotto la guida dell’arch.

    Valentina Bruna di Arzignano, hanno dato vita ad una serie di plastici riproducenti il tracciato e i dettagli delle trincee del vicentino esposti nella sede del Gruppo. Gli alunni del comprensivo 2 hanno raggiunto in un’uscita propedeutica Cima Grappa dove hanno visitato l’Ossario, le gallerie e il museo storico della Grande Guerra. Nella serata conclusiva del 30 aprile in un gremito Teatro Mattarello, attraverso la lettura di corrispondenza tra soldati e famiglie, l’esecuzione di brani musicali e la presentazione di video dei lavori svolti, hanno potuto mostrare il cammino formativo affrontato a genitori, alpini e autorità.

    Il Gruppo “Mario Pagani” ha voluto infine sottolineare il notevole impegno profuso nella realizzazione dei tre progetti consegnando agli studenti, agli insegnanti e agli alpini coinvolti una medaglia commemorativa appositamente coniata.

    Antonio Boschetti