VERCELLI – Novanta candeline

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    Gli “alpin dla bassa” hanno spento 90 candeline. La festa ha avuto inizio con il locale nucleo di Protezione Civile ANA – la cui colonna mobile conta 74 volontari – che ha allestito a scopo dimostrativo un campo di prima accoglienza, completo di tende, cucina mobile e tensostruttura per la distribuzione dei pasti.

     

    La giornata è proseguita con la premiazione degli alunni delle scuole della provincia, premiati per il concorso “Gli alpini e i giovani sul territorio”. I lavori dei ragazzi sono stati esposti presso il chiostro della basilica di Sant’Andrea, unitamente alla mostra fotografica sulle missioni in Afghanistan, curata dalla brigata Taurinense, alle copertine della Domenica del Corriere e alle foto e cimeli che hanno raccontato novant’anni di vita sezionale.

    Le mostre sono rimaste aperte al pubblico fino a sera, quando, all’interno della basilica, la fanfara della brigata Taurinense si è esibita in un emozionante concerto. Domenica l’attesa è stata tutta per la nuova inaugurazione, dopo il recente restauro, del monumento alpino per la pace. Erano presenti il presidente sezionale Piero Medri, il vice presidente vicario dell’ANA Renato Zorio, il consigliere nazionale Fabrizio Pighin, il sindaco di Vercelli Maura Forte e il presidente della provincia Carlo Riva Vercellotti.

    L’alzabandiera, gli onori ai Caduti la sfilata per il centro, aperta dalla fanfara della Bandella del lago Maggiore, e quindi in Duomo per partecipare alla Messa, celebrata dal vescovo mons. Arnolfo. Sono stati due giorni di festa per tutta la comunità, ben riassunti dallo striscione che le penne nere hanno portato in sfilata: “Alpini con la gente e per la gente”.

    Fabrizio Ghisio