Uniti a Wollongong

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    Wollongong, cittadina costiera dell’Australia sud orientale di 260mila abitanti, ha ospitato il raduno biennale delle sezioni australiane: è stata una pacifica invasione di centinaia di alpini provenienti da tutto il continente. «L’avvenimento è eccezionale – ha detto Ferruccio Minelli, vice presidente nazionale e delegato ANA ai contatti con le sezioni all’estero – perché comporta grandi difficoltà logistiche ed economiche dovute alle enormi distanze che separano le sezioni ANA di questo Paese.

     

    Questa grande partecipazione dimostra quanto forti siano i sentimenti che animano alpini e familiari che sono confluiti a Wollongong». Prima di dare spazio al raduno, un piccolo episodio che vale la pena raccontare. Al loro arrivo a Sydney, il presidente nazionale Favero, e il vice Minelli, insieme a Giuseppe Querin, coordinatore delle sezioni ANA in Australia, hanno incontrato nella sua casa l’emozionatissimo Agostino Peruch, reduce di 99 anni, presidente onorario della locale Sezione. Emigrato nel 1960 in Australia fu uno dei fondatori delle prime Sezioni e dei primi Gruppi australiani.

    Agostino è in gambissima, in barba all’età coltiva l’orto (durante la sua vita lavorativa faceva l’agronomo) e guida ancora l’auto, che usa per andare a trovare la moglie in casa di riposo. La sua storia militare è quasi un romanzo: l’Abissinia nel 1936, dove prese la malaria, nel 1940 Jugoslavia e poi Albania e, dopo l’8 settembre, la prigionia con i russi per tre lunghi anni tra inenarrabili sofferenze e malattie. Non si è fatto mancare niente! Il venerdì precedente il raduno, a Wollongong, il presidente Sebastiano Favero accompagnato da Giulio Rossi, suo compaesano da Possagno ma da oltre mezzo secolo residente a Wollongong, ha fatto visita a cinque alpini ultra novantenni, impossibilitati per motivi di salute a presenziare alla manifestazione, per portar loro il caloroso saluto dell’ANA.

    Dopo una visita al parco alpino di Tarrawanna, serata di gala al Fraternity Club di Wollongong con 400 partecipanti. C’erano le autorità locali, i rappresentanti delle tante associazioni italo-australiane e, naturalmente, gli alpini. Per l’ANA il presidente Sebastiano Favero, Ferruccio Minelli, Giuseppe Querin e i rappresentanti di tutte le Sezioni e i Gruppi in Australia – ad eccezione del North Queensland – tutti accompagnati da parenti e amici. La serata è iniziata con l’esecuzione dell’inno australiano seguito da quello italiano e poi da un minuto di silenzio in memoria dei Caduti di tutte le guerre. Quindi si sono alternati al microfono Antonio Panozzo, presidente della sezione di Wollongong, il presidente Favero, il vice Minelli, il sindaco Bradbery e il vice console Ferrari.

    Nei loro interventi hanno avuto parole di elogio per gli organizzatori del raduno e per tutti gli alpini d’Australia, rimarcando il loro stile di vita e la devozione al paese d’origine. «Incarnate i nostri valori – ha detto Favero – e l’attaccamento al nostro cappello, simbolo di solidarietà e fraternità, ha per voi un doppio significato, visto che siete cittadini di due patrie”. La cena è terminata con il taglio della torta commemorativa, naturalmente tricolore, e la distribuzione di una medaglia ricordo e del giornale “L’Alpino in Australia”. Domenica il ritrovo è stato alla chiesa di Fairy Meadow per l’alzabandiera e l’onore ai Caduti. È seguita la Messa, celebrata da padre Angelo Buffolo in una chiesa gremita.

    In sfilata le penne nere hanno raggiunto il club italiano di Fairy Meadow per il pranzo e la riunione dei presidenti delle sezioni ANA in Australia. Fra gli argomenti trattati, al primo posto, il futuro associativo e il ruolo dei soci aggregati. Argomenti delicati visto l’assottigliamento della forza delle Sezioni all’estero. I soci più gli aggregati in Australia erano 754 alla chiusura del tesseramento il 31 dicembre 2012, ora sono scesi a 698, il dieci per cento in meno. Il presidente Favero ha assicurato il massimo interesse per trovare soluzioni compatibili con il nostro Statuto e con il regolamento. Dopo alcuni interventi sui problemi della vita delle Sezioni, l’assemblea si è chiusa con la riconferma di Querin nel ruolo di presidente per un altro biennio. L’arrivederci è a Griffith nel 2016, per il prossimo raduno.