Un giorno alle Stelline

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    Il calendario indica il 19 novembre, quindi pieno autunno, ma la temperatura a Milano pur di primo mattino ci fa pensare ad un inizio di primavera. È in questo clima che i Presidenti di Sezione, come ogni anno, si sono ritrovati al Palazzo delle Stelline per il consueto incontro ormai parte integrante della vita associativa. Mancano solo tre Sezioni all’appello e in sala il pubblico è numeroso poiché ogni Presidente ha pensato bene di farsi accompagnare dai suoi più stretti collaboratori. 

     

    Ciò denota l’importanza che ha assunto questo appuntamento di fine anno. Nell’agenda dei lavori ci sono argomenti importanti da presentare e da discutere. Alle 10 in punto da buoni alpini si inizia. Apre il sipario il Presidente nazionale Sebastiano Favero affiancato allo stesso tavolo, dai vice Presidenti Giorgio Sonzogni (vicario), Massimo Curasì, Alfonsino Ercole e dal tesoriere dell’Associazione Claudio Gario.

    Il saluto alla Bandiera e il ricordo di Umberto Taboga, Presidente della Sezione Carnica “andato avanti” da pochi giorni procurano un nodo alla gola per l’intensità delle emozioni che noi alpini sappiamo vivere, in modo particolare quando siamo assieme calzando il nostro cappello. Il Presidente Favero inizia quindi a trattare i vari punti dell’ordine del giorno aprendo sostanzialmente con un appello: consolidare l’unitarietà dell’Associazione che, strutturata in Sezioni e Gruppi oltre che nella Sede Nazionale, deve viaggiare unita e compatta pur nella poliedricità delle idee dei singoli associati.

    Favero annuncia che il Consiglio Direttivo Nazionale ha indicato nella seduta del 18 novembre il tema dell’Adunata di Trento: “Per gli Alpini non esiste l’impossibile”. Particolare soddisfazione per questa scelta arriva dalla Sezione di Trento, attraverso il suo Presidente Maurizio Pinamonti. Il motto è infatti la scritta che dal 1943 è scolpita sul Doss Trent, luogo che ospita anche il mausoleo di Cesare Battisti e il Museo Nazionale Storico degli Alpini. Una scritta molto significativa in modo particolare per i trentini e per la città di Trento. Si prosegue con altre notizie e informazioni relative ai temi più significativi che stanno caratterizzando questo periodo associativo.

    Il ponte dell’amicizia a Nikolajewka è ormai pronto e verrà inviato a breve in Russia per il montaggio. A settembre 2018 si prevede l’inaugurazione in occasione anche del 25º della costruzione dell’Asilo di Rossosch e del 75º della battaglia di Nikolajewka. Altro impegno importante per l’Ana è l’intervento in corso per le zone colpite dal terremoto dello scorso anno in Centro Italia. Lorenzo Cordiglia, responsabile della commissione Grande Opere, dopo l’introduzione di Favero, relaziona con dettaglio lo stato dell’arte dei progetti Ana e dell’avanzamento dei lavori.

    Campotosto è stato inaugurato il 25 novembre scorso. È solo il primo dei cinque interventi che l’Ana sta attuando. Quattro infatti saranno gli edifici costruiti ed a questi si è aggiunta la realizzazione di una stalla con l’impegno specifico delle Sezioni di Como, Lecco, Monza e Valtellinese. Anche il Museo Nazionale degli Alpini, sul Doss Trent, diventerà un altro cantiere. Il Presidente Favero annuncia la formalizzazione dell’accordo tra Forze Armate, Provincia e Comune di Trento e Ana per la sua ristrutturazione e l’ampliamento con l’obiettivo di raggiungere un significativo traguardo in occasione dell’Adunata nazionale del 2018. Ma gli impegni dell’Ana non finiscono mai e allora si continua con altri argomenti.

    È una riunione intensa che non dà spazio nemmeno per una pausa caffè. Ma gli alpini sono abituati e si tira dritto. Situazione tesseramento 2017, futuro associativo e Adunata di Trento sono i temi che scorrono veloci nell’arco della mattinata, ma sono tutti temi di estremo interesse per i partecipanti all’incontro. Al 31 ottobre siamo in circa 350.000 associati tra alpini, aggregati ed amici. Il calo sembra prospettarsi per la fine dell’anno sullo stesso tenore dei precedenti ossia nell’ordine dell’1%. Il ringraziamento va ai Presidenti di Sezione e ai Capigruppo, dice Favero, poiché anche quest’anno hanno recuperato oltre 6.200 alpini dormienti a fronte di una riduzione di 10.400 tra coloro che sono “andati avanti” e coloro non ha rinnovato l’adesione all’Ana.

    Lo sforzo di tutti deve continuare. Il futuro associativo è sicuramente un tema fondamentale sul quale la nostra Associazione sta operando da diversi anni e con diverse attività. Quelle più recenti vedranno concretizzarsi tra breve un accordo tra Ana Onlus, che comprende Protezione Civile e Ospedale da Campo, con le Forze Armate e che potrà essere l’apertura verso l’impiego anche di giovani nelle nostre fila. Altra strada percorribile per il nostro futuro associativo, è quella del cosiddetto Terzo Settore, che con le nuovi leggi potrebbe consentirci il coinvolgimento di molti giovani nello stile dell’esperienza che tutti noi abbiamo fatto con la leva.

    Chi vivrà vedrà! Si passa all’Adunata di Trento. Genovese e Pinamonti, rispettivamente Presidente del Comitato Organizzatore e Presidente della Sezione trentina, forniscono una serie di informazioni preliminari in merito all’avanzamento dell’organizzazione dell’Adunata. Sarà un evento che oltre al valore intrinseco di ogni Adunata, ricorderà il centenario della fine della Grande Guerra. Tutto sta procedendo per il meglio. Prima di aprire il dibattito, il Presidente fa un richiamo circa la partecipazione al concorso indetto dall’Ana tramite il Centro Studi “Il Milite… non più ignoto”. Ad oggi, nonostante i notevoli sforzi profusi, il riscontro è tiepido, infatti solo 29 Sezioni si sono attivate in tal senso presentando complessivamente 69 progetti.

    La sollecitazione di Favero invita ad una più ampia estensione del progetto in questione pur consapevoli che a volte si riscontrano difficoltà o resistenze da parte degli organi scolastici, l’obiettivo però è importante e tutti gli sforzi necessari non saranno vani. Si apre quindi il dibattito che vede una decina di interventi incentrati principalmente sugli argomenti discussi, oltre che a ringraziamenti e promemoria in merito alle cerimonie fatte o in programma per il 2018. Le risposte di Favero ai vari interventi unitamente agli auguri per le prossime festività natalizie chiudono l’incontro. È solo la fine di un capitolo di un grande libro che continueremo a scrivere, impegno dopo impegno. Questa è l’Ana nei momenti d’incontro, ma soprattutto nei momenti dell’azione, della concretezza che ci porta sempre a raggiungere grandi risultati. Continuiamo quindi così. Continuiamo ad essere poco chiacchieroni e tanto costruttori di valori.

    Adriano Crugnola
    adriano.crugnola@ana.it