Un’Associazione solida e compatta sui valori alpini

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    Sul numero precedente abbiamo pubblicato il testo della relazione morale che il presidente nazionale Corrado Perona ha pronunciato all’assemblea dei delegati di domenica 27 maggio. Riportiamo ora il dibattito e l’esito delle elezioni dei nuovi consiglieri nazionali che per i ristrettissimi tempi di stampa non siamo stati in grado di inserire sul mensile. Scadeva il mandato dei consiglieri Antonio Arnoldi, Luigi Bertino, Giuliano Luigi Chiofalo e Sebastiano Favero, ai quali sono subentrati come nuovi eletti Massimo Rigoni Bonomo, Gianni Cedermaz, Massimo Curasì e Giorgio Sonzogni. Rieleggibili e confermati per un nuovo triennio i consiglieri Corrado Bassi, Onorio Miotto, Angelo Pandolfo e Renato Zorio.

     

    Confermati anche il revisore dei conti effettivo Ernestino Baradello e il revisore supplente Giancarlo Vercelloni. I lavori dell’assemblea sono stati presieduti da Antonio Sarti, segretario dell’assemblea Antonio Fenini. Il saluto della Provincia di Milano è stato portato dal vice presidente della Provincia Novo Umberto Maerna, che ha ricordato come nelle manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia svoltesi nei 134 Comuni della provincia ci sia sempre stata la presenza degli alpini. “Crediamo nei vostri stessi valori e lo verifichiamo tutti i giorni – ha detto Maerna – Voi alpini avete un ruolo sociale fondamentale, siamo orgogliosi di voi”. Erano presenti i delegati di 78 sezioni in Italia e di due sezioni all’estero: Argentina e Germania. I delegati erano 602 su 635 aventi diritto. Hanno votato per posta le sezioni di Australia North Queensland, Belgio, Francia e Svizzera.

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    Molto sereno è stato il dibattito dopo la relazione del presidente Perona al quale non è mancata l’emozione nelle ultime parole ma non il calore dell’assemblea i cui delegati, in piedi, lo hanno a lungo applaudito. Questa condivisione con il presidente è stata il motivo di fondo dei vari interventi, a conferma della compattezza associativa sui temi trattati nella relazione morale. Per Vittorio Pascasi (Roma) è necessario salvaguardare il futuro associativo nel solco della tradizione e dei valori alpini coinvolgendo i giovani, in special modo quelli del “Pianeta Difesa”. Mario Rumo (Tirano) ha parlato della sua esperienza nella scuola e dei sentimenti dei ragazzi in special modo della lezione civica e morale data dall’Adunata a Bolzano.

    Sulle stesse corde Luigi Boffi (Milano): “Gli alpini sono stati rispettosi e sono stati rispettati. In tempi di decadimento morale gli alpini devono essere testimoni dei propri valori, fedeli alle istituzioni”. Di crisi, economica, ha parlato Adriano Blengio (Asti) con un accenno alla quota associativa. Fabio Ortolani (Trieste) condivide “in tutto la relazione morale del nostro amatissimo presidente” ed invita a sostenere i sentimenti di italianità di questa terra difesa nella storia anche con la vita da tanti triestini. Lunghi applausi a Ferdinando Scafariello, presidente della sezione di Bolzano. “Ho fatto tutto il possibile, da soli non avremmo potuto farcela”. Ha ringraziato il Comune e la Provincia, l’Ente del Turismo, il Comitato Adunata e tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita ed hanno collaborato, come le sezioni di Trento, Bassano, Treviso, Conegliano, Verona, Belluno.

    Ha sottolineato il calore con il quale la città e la provincia, giornali e TV hanno accolto gli alpini, e il loro comportamento esemplare. Ed ha concluso: “Grazie a tutti voi per aver portato un soffio di allegria, di amicizia e amor patrio”. E di Bolzano ha parlato anche Carlo Birone (Genova): “Eravamo preoccupati per il comportamento dei nostri, invece è stata una cosa stupenda”. Ha aggiunto che alle manifestazioni di Gruppo è opportuno, come prescrive il regolamento, che i vessilli sezionali partecipino solo su invito della sezione cui appartiene il Gruppo organizzatore. “Gli alpini nel mondo… non perdeteli, sono un esempio – ha esortato Fernando Caretti, presidente della sezione Argentina – Cerchiamo di far comprendere i nostri valori ai soci aggregati in un momento così difficile anche per l’Italia”. Bruno Plucani, il presidente della sezione di Piacenza che da un anno lavora per preparare al meglio l’Adunata, si è augurato di ricevere al temine gli stessi applausi rivolti al suo omologo di Bolzano. “Ce la metteremo tutta per fare bella figura: vi aspettiamo a braccia aperte”.

    Ultimo intervento, quello di Carlo Fracasssi, presidente sezionale di Cremona che ha rilevato il calore aggiunto dell’Adunata di Bolzano “Merito anche degli altoatesini che ci hanno capiti”. Ha lamentato qualche rallentamento della sfilata ed auspicato infine che nelle relazioni all’interno dell’associazione attraverso la rete informatica vengano usati i recapiti del Gruppo e della Sezione, anziché quelli privati. * Agli intervenuti ha risposto brevemente il presidente Perona. A Pascasi e Rumo ha ricordato che l’Associazione è da anni impegnata a contattare i giovani, anche direttamente nelle scuole. All’inizio c’era perplessità da parte di qualche insegnante, poi è stato capito che quello di cui parlavamo era l’amor di Patria e la fedeltà alle istituzioni. A Boffi: la relazione rispecchia la tenuta dell’associazione sui valori, così come è fotografata dalle varie segnalazioni che pervengono al presidente per la relazione morale. L’intervento di Blengio è stata occasione di comunicare l’intenzione delle Poste di applicare l’IVA a regime normale sulla spedizione de L’Alpino: di qui la difficoltà di contenere i costi, che potrebbero essere compensati da una pubblicità, seria.

    La periodicità del mensile associativo va difesa, perché è fondamentale. Ad Ortolani ha ribadito che “Trieste è nel cuore degli alpini. Per quello che è stata Trieste e per quello che sono stati i triestini nella storia patria, per non aver mai voluto ammainare quel Tricolore che ora sventola in piazza dell’Unità”. Circa l’anomalia del Regolamento, cui aveva accennato Birone, Perona ha detto che si sarebbe interessato e avrebbe riferito. Molto affettuoso il ricordo degli alpini della sezione Argentina, rappresentati dal presidente Caretti. Perona ha ricordato alcuni aneddoti delle sue visite a questa Sezione, e soprattutto gli anziani che benché minati nel fisico hanno voluto sfilare come gli altri.

    Un lungo applauso di solidarietà e ammirazione è seguito a questi ricordi del presidente che ha concluso: “Quando vado all’estero torno sempre carico, perché i vari ambasciatori dell’Italia siete voi, che non avete mai ammainato la Bandiera”. A Plucani: “Come tutti gli alpini, anche voi farete del vostro meglio per l’Adunata a Piacenza. Siete gente allegra e ospitale: ci aspetta una bella Adunata”. A Fracassi, che lamentava rallentamenti, ha ricordato che “l’importante è che non venga mai meno lo spirito e la compostezza degli alpini, portatori di quel bel messaggio che tutti gli anni gli alpini recano nella città dell’Adunata”. L’assemblea ha votato quindi all’unanimità sia la relazione morale di Perona che il bilancio consuntivo 2011 e preventivo 2012. “Ed ora – ha detto il presidente dell’assemblea Antonio Sarti – è davvero una grande gioia passare la parola al comandante delle Truppe alpine, generale di Corpo d’Armata Alberto Primicerj”, accolto dall’assemblea con un caloroso e lungo applauso.

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    Il gen. C.A. Alberto Primicerj ha evidenziato la comunanza di sentimenti fra alpini in armi e alpini in congedo. Una vicinanza sentita ancor più nei momenti di difficoltà o di lutto, com’è avvenuto dopo il tragico incidente toccato al caporalmaggiore Simone Gamba, istruttore della Scuola di Aosta, perito durante un’esercitazione sul Bianco e dimostrata Il presidente Perona e il gen. Primicerj durante i loro interventi all’assemblea dei Delegati. 17 6-2012 con la costruzione della “Casa per Luca”.

    Quanto all’Adunata, “l’Associazione deve andarne fiera – ha detto Primicerj – perché ci avete dato una grande dimostrazione. Continuate a starci vicino: è il miglior modo per dimostrare questa comunanza di identità”. Ha quindi svolto una breve relazione sulla situazione dei reparti alpini. “Stiamo attraversando un periodo di intensa attività preparatoria – ha continuato il comandante – La Taurinense, divenuta una brigata multinazionale, tra la fine di settembre e i primi di ottobre sarà nuovamente schierata al completo in Afghanistan. Sei mesi dopo riceverà il cambio dalla Julia. Nel frattempo continuano a prepararsi gli alpini paracadutisti che danno il cambio a quelli che sono in Afghanistan con la Task Force 45”.

    I reparti alpini sono impegnati anche sul fronte dell’ordine pubblico, nell’operazione città sicure: sono a Genova, Torino, Bergamo, Brescia, Verona e anche a Caserta, dove sono stati espressamente richiesti. Ha poi ringraziato Perona, il Consiglio nazionale, il Comitato Adunata e il presidente di Bolzano Scafariello per aver scelto Bolzano per l’Adunata nazionale. Gli alpini si sono dimostrati rispettosi della città e sono stati a loro volta rispettati. “Un grazie particolare – ha soggiunto Primicerj – per la corona che il presidente ha posto ai piedi del monumento all’Alpino a Brunico: è stato importante averlo fatto”. Ha informato infine che è di circa il 50 per cento la percentuale di giovani del Nord che chiedono di entrare nei reparti alpini, e che anche le alpine sono in aumento: sono l’8 per cento della forza rispetto alla media del 7 per cento del resto dell’Esercito.

    Infine la mininaja: le ristrettezze di bilancio hanno imposto una riduzione ma ci saranno ugualmente corsi a La Thuile ed a San Candido. Infine le celebrazioni per il 140° delle Truppe alpine: dovrebbe interessare Milano e Cassano d’Adda, ma il programma non è ancora stato definito. Ed ha concluso: “Auguro a tutti voi di continuare a marciare uniti per difendere e diffondere i valori dell’alpinità”. Il presidente Perona ha abbracciato il generale mentre i delegati, in piedi, applaudivano. Sono poi continuate le votazioni per la nomina dei nuovi consiglieri dei quali riportiamo a parte una breve biografia. (g.g.b.)

    I NUOVI CONSIGLIERI NAZIONALI

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