TREVISO – Passato e futuro

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    Bruno, Valerio, Battista, Primo, Carlo, Narciso, Luigi, Giosuè, Giobatta, Fausto, Oliviero sono nomi di alpini, per lo più ventenni, dispersi nella Campagna di Russia con il 3° e il 4° reggimento artiglieria da montagna. Il dicembre del ’42 era stato infernale, la “Battaglia di Natale” aveva lasciato il segno premonitore di quanto di lì a breve sarebbe avvenuto.

     

    A gennaio del ’43 la situazione precipitava: sottoposti a continui attacchi, gli alpini combattevano, sfiniti si trascinavano, cadevano e spesso non si rialzavano. Per altri ancora, la marcia del “davai” (“avanti” in russo) fu il tragico epilogo. Sul ricordo però, non è sceso l’oblio. Da molto tempo il gruppo di Istrana e in particolare il capogruppo Ugo Martignago, cullava il desiderio di “riaprire il libro della storia” per questi sfortunati alpini compaesani, riportandoli, sia pur simbolicamente, tra noi. Una prima mirata ricerca ha consentito di approfondire la loro conoscenza e rintracciare le famiglie.

    Questo il prologo del coinvolgente evento che ha visto confluire presso la sede degli alpini di Istrana tanta gente: cittadini, rappresentanze di altri Gruppi, associazioni, autorità civili e militari. A perenne ricordo dei compaesani dispersi è stata inaugurato un monumentale “libro aperto” con incisi i nomi di Bruno Bandiera, Valerio Berlese, Battista Gemin, Primo Marchi, Carlo Mazzocco, Narciso Piovesan, Luigi Benetton, Giosuè Cendron, Giovan Battista Piva, Fausto De Marchi e Oliviero Cendron. Una toccante prolusione ha introdotto la consegna ai familiari di una pergamena in memoria del congiunto disperso. L’allestimento di una mostra fotografica e una bella festa hanno completato le celebrazioni per il ventesimo del Gruppo.