TRENTO – Il fiore degli alpini

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    “Certe cose succedono solo quando ci sono gli alpini”. Fa sempre più rumore un albero che cade di un fiore che sboccia, ma i fiori di questa storia – fiori veri, non metaforici – sono stati più potenti, tanto da creare un ponte d’amicizia tra Trento e Vicenza. Renata Coser ha ancora gli occhi lucidi raccontando ciò che l’è capitato all’Adunata di Trento. Insieme con la nipote Stefania è titolare di Floridita, raffinato negozio di piante e fiori recisi a due passi dal Muse di Trento e proprio di fronte alla sede del Comitato Organizzatore dell’Adunata di Trento. In quei giorni di maggio, il gran viavai di persone non avrebbe lasciato molto spazio agli affari di Floridita ma il caso ha voluto che le vetrine del negozio attirassero l’attenzione di un alpino in particolare, Pietro Cristofari, di Campiglia dei Berici, provincia di Vicenza. «Che bel negozio, quante piante grasse! Per fortuna che non ho portato mia moglie perché anche lei è un’appassionata – ha detto Pietro a Renata – Pensi che tra le tante che abbiamo a casa ce n’è una che quando fiorisce profuma, anzi puzza di…beh, di letame!». Coincidenza, caso o destino ha voluto che proprio in quel periodo Renata cercasse quella pianta, la Strapelia variegata, che grazie all’odore che emana attira l’unico insetto impollinatore, la mosca. Dopo aver fatto due chiacchiere a tema floreale Pietro è tornato all’Adunata, salutando la fiorista: «Guardi, mi spiace perché se avessi saputo che le serviva la pianta gliel’avrei portata». Passa un mesetto e nel negozio arriva un ragazzo, mette dentro la testa e dice: «Salve, questo è l’unico negozio di fiori qui alle Albere?». Renata rivive la sorpresa nel raccontare: «Ho detto sì, è l’unico!». «Allora solo un secondo, ho una cosa per lei…». Il ragazzo torna dopo un attimo con uno scatolone. «Guardi, non mi chieda cosa c’è dentro né chi me lo ha dato. So solo che ero in un paese vicino a Vicenza e mi sono fermato in un bar. Un signore ha sentito che parlavo in dialetto trentino e mi ha chiesto se ero di Trento. Mi ha detto “Ma Trento città? Il Muse lo conosce? È vicino a casa sua?” e io che abito qui non tanto distante, ho detto sì. E lui contento: “Va bene, può aspettare un pochino che vado a casa, prendo una cosa, e torno? Le chiederei un piacere…”». In questo modo, con un servizio di consegna a domicilio tanto improvvisato quanto gradito (nella foto), la Stapelia variegata è arrivata da Renata, ma con la pianta, dice lei, è arrivata la speranza nel valore delle relazioni e della gentilezza. «Solo con gli alpini – ripete la fiorista commossa – certe cose possono succedere».

    Chiara Turrini