Terzo mese di attività svolte dalla Transition Support Unit Center di Shindand

0
45

Shindand, 05 luglio 2013 – Il mese di giugno da poco alle spalle ha visto i militari italiani della Transition Support Unit Center (TSU-C), di stanza a Shindand, portare a termine numerose attività operative e di supporto alla popolazione della provincia di Herat.

In particolare, nell’ambito delle iniziative volte a fornire assistenza alla popolazione civile locale, la TSU-C ha condotto numerose attività di distribuzione di materiale di varia tipologia (generi alimentari, vestiario e materiale medico) nei villaggi dell’area di responsabilità assegnata, tra cui spicca quello di Adraskan, da sempre uno dei distretti più vicini alle forze dell’insorgenza ove, nell’ultimo periodo, gli abitanti hanno iniziato a prendere le distanze dai movimenti di estremisti.

Nel campo delle operazioni prettamente militari invece, i militari della Center hanno effettuato 107 attività di pattugliamento, di cui 85 in supporto alle Afghan National Security Forces (ANSF), 30 scorte armate, 4 convogli logistici e 12 check point, provvedendo al controllo di 135 veicoli e percorrendo, lungo le rotabili del settore di competenza, un totale di circa 41000 chilometri.

In tale contesto meritano una particolare menzione le operazioni ‘Guardian Knot’ (finalizzata al rafforzamento dei rapporti con gli abitanti dei distretti più vicini alla base aerea di Shindand), ‘Deep Impact’ (volta al controllo di alcuni pozzi ove, fonti di intelligence ritenevano vi potessero essere alcuni razzi degli insurgents pronti per essere lanciati contro la base aerea di Shindand) e ‘Piadarow Darost’ (diretta a supportare le forze di sicurezza afghane che avevano il compito di garantire la libertà di movimento lungo la rotabile che collega il distretto di Obeh alla città di Herat).

Infine, per quanto concerne le attività svolte per contrastare la minaccia rappresentata dagli ordigni esplosivi improvvisati (IED), i militari italiani di stanza a Shindand del 2° reggimento guastatori di Trento, in supporto alla TSU-C, hanno ritrovato e neutralizzato 104 bombe da mortaio, 12 granate di artiglieria di vario calibro e tipologia nonché un ingente quantitativo di materiale destinato al confezionamento degli IEDs.

La TSU-C, attualmente su base 7° reggimento alpini di Belluno e comandata dal colonnello Stefano Mega, è l’unità di manovra del contingente militare italiano di stanza nell’ovest dell’Afghanistan che, nell’attuale fase del delicato processo di transizione, si occupa di fornire supporto e assistenza alle Afghan National Security Forces (ANSF) per garantire la sicurezza della provincia di Herat, coprendo un’area di circa 27000 chilometri quadrati.