Tante penne nere, una sola Italia

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    Belluno ha vinto la sua sfida contro la pioggia, che a tratti ha disturbato il raduno, mettendo in scena una ricca tre giorni di eventi su teatri, caserme, vie e piazze gremiti di pubblico plaudente in un ideale abbraccio con le amate penne nere. In apertura grande successo per le mostre sulla Grande Guerra, le recenti missioni del 7° Alpini e i reparti minori della brigata “Cadore”, per la proiezione di un filmato sui 90 anni della Sezione ospitante nel quadro delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, e per i concerti di cori e fanfare.

     

    Alla sfilata erano arrivati in oltre 35mila dal Triveneto e da tutta Italia portando una ventata di festa contornata da striscioni che lanciavano messaggi di concordia, unità del Paese e tutela dei migliori valori del vivere civile. In tribuna d’onore, tra gli altri, il vice comandante delle Truppe alpine gen. Gianfranco Rossi, l’assessore Elena Donazzan per la Regione Veneto, parlamentari, autorità regionali, provinciali e locali (assente però il Governo), mentre numerosa è stata anche la presenza di Province e Comuni con sindaci e gonfaloni.

    Passato, presente e futuro si confondevano poi con il passaggio dei reduci, della 66ª compagnia del 7° Alpini con la fanfara della “Julia” e dei giovani della mininaja. Un tripudio di tricolori e di festosi suoni di tante fanfare faceva da contorno alla sfilata che passava dapprima sul Ponte degli Alpini, rivestito di bandiere, per poi raggiungere la centrale Piazza dei Martiri, stracolma di pubblico.

    A rendere omaggio alla sezione organizzatrice di Belluno, che proprio in quel giorno compiva 90 anni, era arrivato anche il Labaro dell’ANA con il vice presidente vicario Sebastiano Favero e altri consiglieri nazionali. Altro omaggio, a tutti gli alpini del Nordest, lo rendeva la delegazione dell’Abruzzo, memore dell’aiuto ricevuto dopo il terremoto del 2009. Molti i momenti d’emozione, intenso quello al passaggio del cappello del capitano Massimo Ranzani, presenti i genitori, così come quello di Matteo Miotto che con quattro commilitoni è il più recente lutto del 7° Alpini.

    Per la prima volta una manifestazione a Belluno ha avuto la copertura mediatica di ben tre dirette televisive: «Abbiamo La sfilata tra gli applausi. Una bambina si soffia le mani: “Avrei bisogno di altre mani perché queste mi fanno male, a furia di batterle!”. avuto una notevole ricaduta d’immagine – ha detto alla fine il presidente Arrigo Cadore – e ciò lo dobbiamo all’immenso lavoro di tanti nostri soci e alla collaborazione con enti e istituzioni. Abbiamo ricevuto i complimenti da tanta gente e la riconoscenza degli amministratori pubblici per il grande servizio reso alla città e al suo territorio».

    Ha colpito soprattutto la risposta popolare, segno eloquente che il messaggio dei valori trasmessi dagli alpini sa arrivare al cuore e alla mente della gente. «Tante penne nere, una sola Italia», ricordava uno striscione. E la gente lo ha capito bene. Ora la sezione di Belluno pensa già ad organizzare le “Alpiniadi invernali”, nel 2012 in Valle del Biois, e gli alpini del Triveneto ad essere presenti al raduno di Feltre del 20-22 luglio.

    Dino Bridda