Tace il coro della Julia per il prossimo concerto si spera nei nuovi VFB

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    Anche il coro della brigata alpina Julia, dopo quello della Tridentina, Taurinense e, prima ancora dell’Orobica e della Cadore, è stato sciolto. A o­nore del vero si è sciolto da solo, perché mancano i bassi, i baritoni, i primi e i secondi: sono rimasti solo sette coristi ancora in forza alla brigata. Troppo pochi davvero per continuare a cantare in concerto. L’ultima esibizione è stata al santuario delle Grazie di Udine.

    Sciolto, si diceva, non soppresso afferma il comando della brigata, giacché si spera nei nuovi arrivi di volontari a ferma breve. Come è avvenuto per la fanfara, che è composta da professionisti e svolge funzioni anche di rappresentanza, lo stesso potrebbe essere per il coro, che con i suoi 26 anni di vita fa ormai parte d’una tradizione che non solo verrebbe a mancare ma che è sempre stato una scuola alla quale hanno attinto tanti cori di sezione e di gruppi ANA.

    Del resto si sa cosa sia il canto per gli alpini: vi si identifica la loro storia, la loro stessa identità di umanità, dovere, memoria. Troppo per non darsi da fare e non dare una mano alla brigata ad avere giovani volontari appassionati di canto