Sguardo al domani

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    Sono trascorsi sei anni da quando il Dipartimento nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha istituito “Anch’io sono la Protezione Civile”, un progetto di formazione e di diffusione della cultura della Protezione Civile. L’attività rivolta agli alunni con un’età compresa tra i 10 e i 17 anni trova sempre maggiore consenso. Anche in ambito associativo c’è stata una progressione nel numero dei cosiddetti “campi scuola”.

    Nel primo anno in cui si è svolta l’iniziativa l’Ana ha curato l’organizzazione di due campi scuola; quest’anno, riconoscendo pienamente le finalità del progetto, ha risposto con slancio ed entusiasmo, organizzandone ben 16, coinvolgendo oltre 700 ragazzi e ragazze, con più di 100 volontari impegnati. Queste le località dove sono stati effettuati i campi curati dall’Ana: Almenno San Bartolomeo (BG), Zovencedo (VI), Malborghetto Valbruna (UD), Leggiuno (VA), Paderno del Grappa (TV), Trecate (NO), Monastero Bormida (AT), Latina, Manoppello (PE), Lusevera (UD), Solero (AL), Montazzoli (CH), Basciano (TE), Caramanico (PE), Teramo, Città Sant’Angelo (PE).

    Il programma rivolto ai ragazzi deve essere presentato direttamente al Dipartimento di Pc; alcuni insegnamenti fondamentali sono obbligatori, ma le implementazioni sono lasciate all’iniziativa dei diversi soggetti che sovraintendono la proposta formativa. Nei campi curati dall’Associazione non mancano situazioni che ricordano la vita militare: il pernottamento in tenda, la sveglia con il noto ritornello, la sistemazione del proprio letto, l’alzabandiera con il canto dell’Inno nazionale, l’istruzione e l’attività ginnica, la predisposizione dei tavoli per il rancio e la connessa successiva pulizia, l’ammainabandiera e il Silenzio. Da quest’anno, in accordo con il Centro Studi Ana, è stato definito un approccio che presenti ai giovani anche le realtà della nostra Associazione.

    Amicizia, fratellanza, unione, solidarietà e vivere in comunità sono i valori che durante la giornata sono evidenziati e perseguiti con naturalezza e spontaneità. È ovvio che le attività pratiche sono quelle che raccolgono il maggior consenso da parte dei partecipanti perché seguono il principio dell’imparare divertendosi. Le ore dedicate alla formazione sono rilevanti e le attività pratiche che trattano argomenti come l’antincendio boschivo, le radiocomunicazioni, le unità cinofile da soccorso, la scienza forestale, il pronto soccorso, rendono sereno e veloce lo scorrere delle giornate.

    In ogni realtà abbiamo avuto, pur con differente adesione, il supporto e l’appoggio delle amministrazioni locali, sia dal punto di vista del consenso all’iniziativa, sia con una partecipazione diretta alle attività formative. Per ultimo, ma naturalmente non per la relativa importanza, sottolineo lo slancio (e la mia riconoscenza) ai genitori che ci affidano senza alcun indugio o condizione i loro figli. Ritengono che il mondo degli alpini, con i suoi consolidati valori, sia ancora sano e la partecipazione alla vita delle comunità sia degna di condivisione e appoggio.

    Giuseppe Bonaldi