Sfogliando i nostri giornali novembre

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    La nostra stampa.

    Fiamme verdi – Sez. Conegliano: UNA CASA D’ACCOGLIENZA IN BOLIVIA

    “Sono tornati i volontari alpini dalla Bolivia. La stanchezza li segna ma la gioia prevale. La grande casa d’accoglienza è finita. L’opera, voluta dal vescovo di Cochabamba monsignor Tito Solari, friulano, iniziò nel 2009 con una cooperativa edile formata da ex ragazzi di strada. I lavori si fermarono dopo la costruzione delle strutture in calcestruzzo per mancanza di fondi. Il vescovo che nel 2008 conobbe la laboriosità degli alpini che contribuirono con il loro lavoro e finanziamento alla costruzione di una casa per ammalati terminali, ora operante e gestita dalle suore di Madre Teresa di Calcutta, fiducioso si rivolge a noi. Dopo qualche legittima perplessità decidiamo di intervenire nel 2010. Ed infine l’ultima fatica che ha reso la casa bella, grande, pronta ad accogliere la gente. Questi i numeri dei nostri interventi: superficie della casa mq. 700 su due piani; preventivo di spesa 155mila euro; 648 giornate lavorative; 50.984 euro raccolti e impiegati. Ciò rende edotti tutti i numerosi amici che hanno creduto in noi e generosamente ci hanno aiutato. A loro il nostro grazie ma, ancor di più, muchas gracias del popolo boliviano”.

    Bala bianca – Sez. Ceva: OPERAZIONE ECOLOGICA DI PC

    “Numerosi volontari di PC della sezione di Ceva, in collaborazione con il Comune, hanno partecipato a un importante operazione ecologica, lungo le scarpate della strada nazionale del Colle di Nava, in località Rocchini e nel piazzale parcheggio dell’ospedale cittadino. Con oltre cento ore di lavoro sono stati raccolti ed inviati allo smaltimento quattro camion di rifiuti. Nel piazzale dell’ospedale sono stati riempiti oltre trenta sacchi, con bottiglie di plastica e di vetro, carta e rifiuti vari. Nelle scarpate della strada nazionale sono stati asportati rifiuti di vario genere: gomme usate, elettrodomestici, mobili, cartacce, indumenti, plastica e oggetti vari. Poiché esistono aree ecologiche adibite alla raccolta dei rifiuti ingombranti, speriamo che in futuro un maggior senso civico induca a farne un appropriato uso”.

    Alpi marittime – Sez. Imperia: ALPIN JO MAME

    “Alpin jo, mame – mamma anch’io sono un alpino era l’urlo che i giovani coscritti friulani lanciavano rientrando a casa dopo la visita militare di leva. Un urlo entusiasta per annunciare alla famiglia che si era destinati al Corpo degli Alpini. È il titolo che abbiamo scelto per la nuova rubrica del nostro notiziario: una rubrica a disposizione di chiunque per raccontare piccoli e grandi aneddoti della propria vita militare. Basta inviare il racconto a: Alpi marittime – c/o sezione Imperia, piazza Ulisse Calvi 1 – 18100 Imperia, fax. 0183-292841; e-mail: imperia@ana.it

    Tignìnsi dûr, gr. Casarsa-San Giovanni – Sez. Pordenone: SOLIDARIETÀ PER ALICE

    “Da una telefonata si apprende della grave malattia che ha colpito una bambina, figlia di un nostro associato. L’urgenza del ricovero e la successiva diagnosi (leucemia) impongono cure immediate. Ne consegue l’onere (a proprio carico) di determinate spese mediche, dei continui spostamenti da e per le strutture ospedaliere (Trieste e Pordenone) con proprio mezzo. La situazione economica della famiglia monoreddito del nostro socio non è in grado di sostenere gli oneri a cui è sottoposta, se non sorretta da contributi esterni. Gli alpini, vista l’assenza delle istituzioni, sono passati ai fatti: acquisto di stufa a pellets per riscaldare adeguatamente i locali abitativi della famiglia, dotare la bambina di un collegamento internet per dialogare con i compagni di scuola, provvedere al reperimento di fondi per le spese in corso. Ormai l’argomento è di dominio pubblico e partono così le varie iniziative che le comunità fanno proprie in totale senso di solidarietà. Lo scolaresche, tramite i relativi insegnanti, organizzano collette e accreditano sul c/c del gruppo alpini con la causale “Pro Alice” insieme a privati che liberamente versano. Vengono organizzati spettacoli e varie attività e tra cui un concerto, una manifestazione canora “Io canto per Alice” in un teatro stracolmo, con somme offerte dagli spettatori. Poi, il ciclista paralimpico Mauro Defend, organizza la competizione sportiva “Io corro per Alice” raccogliendo altri fondi. Inoltre, per rendere agibile e salubre l’ambiente che ospita l’inferma ed evitare il rischio di infezioni nella cameretta vengono messi un condizionatore e il pavimento in parquet: i lavori durati una decina di giorni, hanno impegnato due aziende di nostri soci che, gratuitamente, hanno prestato la manodopera quale ennesimo gesto di solidarietà”.