Se il coro poco alpino

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    Il dibattito sulla coralità.

    Ho ascoltato ultimamente due cori alpini in una comune serata di canti. Non è la prima volta che sento cantare alpini e noto, oramai con rammarico, che i programmi presentati sono un insieme di canti popolari, canzonette varie e canti alpini e di montagna (pochi rispetto al totale). Se il pubblico va ad un concerto di cori alpini si aspetta di sentire canti della tradizione alpina e non trittici romani, veneti, siciliani e chi più ne ha più ne metta.

    Con tutto il rispetto per i vari canti popolari (da La Madunina a Funiculì Funiculà , ecc.) e canzoni varie che, diciamolo chiaramente, non fanno parte del patrimonio alpino. Mi sembra che così ‘cantando’ il coro alpino perda la propria identità. E in una Italia che sta rinunciando alla propria identità storica, culturale e religiosa (grazie a tanti nostri politici e a tanta parte del clero) non sento il bisogno che anche noi ci si allinei a questa cultura rinunciataria.

    Non è che tra qualche mese verranno inseriti in repertorio anche canti arabi per essere ancora di più in linea con la cultura multietnica?Con simpatia e senza alcuno spirito polemico saluto cordialmente voi e i nostri cori.

    Rodolfo Gallazzi