Scuole alpine

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    Intendo esprimere il mio parere sulla sfilata degli Auc inquadrati nella Smalp. Non trovo giusto che parte di loro sfilino per conto proprio, mentre dovrebbero, come fa la maggioranza, sfilare con le proprie Sezioni. Avendo partecipato attivamente a 47 Adunate, ne conosco molti e so quanto ci tengono ad incontrarsi, ma sfilare separati, non mi pare giusto.

    Riccardo Demuti

     

    Oggi è arrivata la nostra bella rivista, subito uno sguardo sommario per poi leggerla nel dettaglio, guardo le foto dell’Adunata e a pag. 33 (segno del destino?!) vedo il folto gruppo degli sten. di Aosta, proseguo nella lettura e leggo la lettera del mio concittadino Giancarlo Bolognini che non conosco ma che finalmente osa richiamare l’attenzione, poi da lei condivisa, degli Acs; è vero, sono sempre enfatizzati gli ufficiali di Aosta e i sergenti? Anche noi abbiamo fatto il medesimo corso, stessi istruttori, stesse fatiche, stesso entusiasmo, stessa penna, stesse marce, stesse guardie muli, solo un grado diverso ma lo stesso orgoglio, aggiungo. Io ho fatto il corso 42º Acs alla Sausa di Foligno, sono artigliere alpino non fante alpino ma sempre alpino, perché ricordare solo Aosta? Almeno la metà di coloro che sono iscritti all’Ana portano l’aquila con gli obici. Chiedo scusa per l’orgoglio e non voglio innescare rivalità che non esistono.

    Marco Sparzani Gruppo Lamarmora, Sezione di Brescia

    Amici adesso non mettiamoci a fare i campanilismi tra Auc e Acs, anche perché gli sfottò reciproci si sprecherebbero. Teniamo per buono che nell’Ana conta essere alpini e non il grado. Di conseguenza si sfili insieme agli altri, visto che in quel contesto si conta tutti allo stesso modo, senza il bisogno di creare le caste.