Scrivere di montagna

    0
    96

    La cerimonia solenne di premiazione di “Parole attorno al fuoco”, il premio nazionale per un racconto sul tema “La montagna: le sue storie, le sue genti, i suoi soldati, i suoi problemi di ieri e di oggi”, giunto alla 22ª edizione, si è svolto in pompa magna a Treviso nello splendido museo di Santa Caterina, alla presenza di oltre 200 invitati.

     

    La città si è presentata in gran spolvero per una delle prime cerimonie ufficiali nel percorso di avvicinamento all’Adunata del Piave: un importante luogo della vita culturale della città invece della palestra di Arcade, classico ambito che ha accolto la premiazione nella maggior parte delle passate edizioni (il premio, ricordiamo, è un’emanazione pari merito tra il Gruppo di Arcade e la Sezione di Treviso), una cornice di pubblico cittadino, non solo alpino come le altre, uno stuolo di autorità civili e alpine di grande risalto.

    Presenti gran parte dei componenti del Comitato Organizzatore Adunata, primo fra tutti il Presidente e vicario nazionale Luigi Cailotto che ha dichiarato: «Sono orgoglioso di essere qui come alpino per un evento culturale che sottolinea i valori alpini e prepara la grande Adunata del Piave». In platea i Presidenti delle altre tre Sezioni organizzatrici della 90ª Adunata (Conegliano, Valdobbiadene e Vittorio Veneto), i Consiglieri nazionali Renato Genovese e Michele Dal Paos, i referenti della Regione (patrocinatore principale del premio), l’assessore alla cultura del Comune Franchin, il sindaco di Arcade e consigliere provinciale Domenico Presti, e naturalmente i padroni di casa: il Presidente sezionale Raffaele Panno e il Capogruppo di Arcade Florindo Cecconato, accanto al presidente del Comitato organizzatore del concorso Pino Gheller.

    A capo della collaudata e competente giuria l’inossidabile scrittore e giornalista romagnolo Giovanni Lugaresi, trevigiano d’adozione, che nel suo saluto ha voluto citare il primo organizzatore di “Parole attorno al fuoco”, il compianto Presidente sezionale emerito Francesco Zanardo, cofondatore del premio assieme al maestro Carlo Tognarelli di Arcade, oltre che fautore dell’Adunata di Treviso del 1994. La presentazione è stata affidata alla voce di Nicola Stefani, speaker ufficiale delle Adunate nazionali e componente della giuria del premio. La cerimonia è stata allietata dalle cante del coro Ana di Preganziol, diretto dal Maestro Francesca Gallo: dopo il saluto alla Bandiera, un ricordo dei nostri Caduti da parte delle autorità con i discorsi di rito e finalmente le premiazioni.

    I primi a ricevere una pergamena e delle pubblicazioni in omaggio sono stati gli autori delle opere “segnalate”: oltre allo scrittore trevigiano Gian Domenico Mazzocato con “Scoglio duro di uomini” troviamo Mario Magagnin di Cison di Valmarino (Treviso) con “L’ultimo dei Cabur”, Martina Pastori di Rho (Milano) con “Storia di un alpino, di un mulo e di un bambino”, Roberto Cipolato di Funo D’Argelato (Bologna) con “Stelle cadenti”, Jacopo Azzimondi di Sant’Ilario D’Enza (Reggio Emilia) con “Tutto il fiato che resta”, Fiorella Borin di Milano con “Gli scarponcini da montagna”, Davide Bacchilega di Lugo (Ravenna), autore di “Il principe di neve”.

    La giuria, che ha valutato complessivamente 59 elaborati giunti da tutta Italia, ha inoltre assegnato i premi speciali: il trofeo “Capogruppo cav. Ugo Bettiol” per un racconto di attualità intitolato “Un posto riparato tra le montagne” è stato assegnato a Davide Coltri di Caprino Veronese (Vicenza), mentre la “Rosa d’argento alpino Carlo Tognarelli” – riservato alla storia con protagonista una donna – a Pieraugusto De Pin di Arcade (Treviso) con il racconto “Una gerla appesa a Timau”. Infine l’apice della cerimonia con la proclamazione dei vincitori: primo è Stefano Talamini di Torri di Quartesolo (Vicenza) con il racconto intitolato “L’Attilio”, seguito da Rita Mazzon di Padova con “La croce”. Terzo classificato Adriano Stella di Spresiano (Treviso) con “Anasso e lo sconcio”.

    Tutti autori veneti. Non era mai accaduto nella storia del premio… Ai tre vincitori un trofeo in cristallo, una targa e premi in denaro: rispettivamente di 1.300, 800 e 500 euro, la cui metà, per regolamento, dovrà essere devoluta in beneficenza. Dopo la lettura integrale del racconto del vincitore da parte del prof. Ervas di Treviso, un ricco buffet all’aperto, preparato dai ragazzi della Protezione Civile, ha concluso in allegria la manifestazione, con la promessa di molti anni ancora di “Parole attorno al fuoco” negli anni a venire.

    Piero Biral
    famalp@libero.it