Riuniti alle Stelline

    0
    39

    Nella splendida cornice di Palazzo delle Stelline a Milano, come consuetudine, domenica 16 novembre ha avuto luogo uno degli appuntamenti associativi di maggior rilievo, la riunione dei presidenti di Sezione. Una mezza giornata di incontri e di confronti sui temi salienti che riguardano la vita associativa di questo periodo. Erano presenti 78 Sezioni su 81.

     

    Il presidente Sebastiano Favero ha aperto i lavori con il saluto alla Bandiera, incipit di ogni nostro incontro. Un commosso pensiero, accompagnato da un minuto di silenzio, è stato rivolto ai due alpini del 9º reggimento, Giovanni De Giorgi e Massimiliano Cassa, che il giorno prima avevano perso la vita sul Gran Sasso, durante un’escursione. Poi una buona notizia, accolta da un caloroso applauso: il presidente Favero ha annunciato il conferimento, da parte del Presidente della Repubblica, della Medaglia d’Oro al Valor Militare al caporal maggiore capo Andrea Adorno alpino paracadutista, che si è distinto in un’eroica azione durante una missione in Afghanistan nel 2010.

    Entrando nel vivo della riunione il presidente Favero ha sottolineato lo scopo principale dell’incontro, ovvero valutare ed eventualmente prendere decisioni comuni, adottando quel principio di condivisione e di democrazia tipici della nostra Associazione che fa, dello spirito di Corpo, il suo elemento fondamentale. Il centenario della Grande Guerra è stato il primo tema trattato. Un avvenimento importante che anche l’Associazione vivrà con intensità e con attenzione. Sono infatti già parecchie le attività promosse da Gruppi e Sezioni: i primi sono chiamati a segnalare ogni iniziativa alla propria Sezione e questa alla Sede Nazionale, affinché gli eventi abbiano la visibilità che meritano e siano condivisi e valorizzati. Sono due i progetti più importanti che segneranno il percorso nei prossimi anni: la valorizzazione dei Sacrari e il “Il Milite… non più ignoto”. Altro tema centrale della riunione è stato il futuro associativo.

    Il presidente Favero ha ricordato l’importante lavoro svolto da Corrado Perona negli ultimi tre anni della sua presidenza. Un’attività che ha permesso di raccogliere il parere di tutte le Sezioni. Ora questo progetto deve essere portato a compimento: occorrerà prendere importanti decisioni per la vita, la salvaguardia e il buon andamento dell’ANA. Sarà un programma di lavoro caratterizzato da incontri che coinvolgeranno nuovamente tutte le Sezioni in gruppi di una decina per volta. Questo sarà il prossimo passo per approfondire, fare consuntivi e predisporre proposte operative necessarie a rendere il tema oggetto di discussione in sede assembleare. Una componente importante che interessa anche il futuro associativo, è rappresentata dalle nuove opportunità che può offrire anche all’ANA, ma soprattutto all’Italia, la revisione del cosiddetto “Terzo settore” ossia quello legato alle attività riconducibili al volontariato.

    La nostra Associazione sta studiando, con forza e determinazione, un progetto che prevede una sorta di leva che i giovani dovranno prestare a servizio della Patria, in affiancamento ai militari. Sarebbe questa una svolta non solo per l’ANA, ma anche per i giovani che verrebbero impiegati a favore del Paese, comprendendo e condividendo i nostri valori. Altri argomenti trattati nell’incontro hanno visto l’esame di aspetti più tecnici, quali la forza associativa registrata al 30 ottobre 2014 con un decremento dei soci (alpini e amici) dell’1,71%. Una nota positiva è l’iscrizione di 7.340 nuovi alpini che noi usiamo chiamare “dormienti”: vi è ancora un’ampia capacità di recupero e il risultato ottenuto è il frutto dell’impegno, in tal senso, di Gruppi e Sezioni.

    Le assicurazioni e l’autonomia fiscale e amministrativa delle Sezioni e dei Gruppi hanno posto ulteriore attenzione su aspetti che a volte passano in second’ordine nella vita associativa, ma che sono in realtà importanti. In modo particolare è stato sottolineato che l’autonomia fiscale e amministrativa di Gruppi e Sezioni, che da un lato è da perseguire per adempiere correttamente alle leggi, dall’altro non può e non deve essere interpretata come autonomia associativa: l’ANA è e deve rimanere un’associazione unita, unica e forte come lo è oggi seppur gerarchicamente divisa in Sezioni e Gruppi che sono e rimangono, sul territorio, l’espressione più viva della nostra storia, dei nostri valori e degli scopi associativi.

    La parola è quindi passata ai presidenti. Molteplici gli interventi registrati che hanno rivelato una sempre maggiore attenzione nel partecipare ai lavori e ai temi trattati, espressione e conferma della nostra unità di intenti, del nostro parlar chiaro. Particolare interesse ha suscitato il tema relativo all’autonomia fiscale e amministrativa che al termine di tutte le analisi ancora necessarie dovrà poi convergere in una modifica della Statuto in una prossima assemblea straordinaria dei soci. Al termine dei lavori il presidente Favero ha ringraziato sentitamente i partecipanti e ha dato appuntamento a tutti a Milano, in occasione della Messa in Duomo di domenica 14 dicembre.

    Adriano Crugnola