Rispetto per il cappello alpino

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L’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Trento – ha dovuto apprendere dell’affissione, in Bolzano ed in altri centri altoatesini, di manifesti di propaganda elettorale sui quali appare in primo piano un consigliere della Provincia Autonoma di Bolzano, iscritto all’A.N.A. L’effige di costui appare su tali manifesti con Cappello Alpino in testa, accanto al motto: “Ho sempre lottato in consiglio provinciale per la nostra comunità per i nostri toponimi per i nostri monumenti” ed al simbolo del partito politico di appartenenza.

 

Pur nel pieno rispetto di ogni persona che metta a disposizione della collettività, per il tramite della partecipazione alla politica attiva, le proprie energie fisiche e morali e con la più sincera stima per coloro che, come il consigliere provinciale in questione, fanno parte degli organi di rappresentanza politica ad ogni livello, la Sezione di Trento dell’Associazione Nazionale Alpini ritiene doveroso rendere noto il proprio sconcerto in ordine all’evidente improprio utilizzo del Cappello Alpino per finalità meramente personali. Esso è l’inconfondibile segno dell’appartenenza alla famiglia Alpina e, come tale, non ha e non può avere “colore” politico né, tanto meno, può essere utilizzato per veicolare prese di posizione o messaggi che agli Alpini in quanto tali non appartengono.

Regole chiare ed irrinunciabili della nostra Associazione – vincolanti i suoi aderenti che nei valori dell’Associazione si riconoscano – sono l’estraneità e l’indifferenza rispetto alle singole formazioni politiche, proprio perché gli Alpini non sono settari, ma parlano un linguaggio comune mirante al bene della collettività e distaccato da quelli che possono essere i singoli e pur lecitissimi convincimenti ideologici di ogni iscritto. La lingua franca che gli Alpini parlano non è peraltro riservata “agli iscritti”, ma tocca e raggiunge chiunque abbia a cuore un concetto solidaristico del proprio agire e rispettoso di ogni cultura ed appartenenza etnica o linguistica, dagli Alpini sentite non certo come rischiose, ma quali fortunate ed eccezionali occasioni di irrinunciabile arricchimento, come la straordinaria Adunata Nazionale di Bolzano del 2012 ha saputo dimostrare all’Italia intera.

Il Cappello Alpino non è dunque patrimonio del singolo, utilizzabile a piacere, né tanto meno confondibile o accostabile con qualsivoglia formazione partitica. Il Cappello Alpino è simbolo, per noi sacro, appartenente agli Alpini tutti e, quindi, all’Italia intera e come tale merita di essere rispettato.

Il Presidente della Sezione ANA di Trento Maurizio Pinamonti

Il presente documento è condiviso dalla Sezione ANA di Bolzano che lo sottoscrive tramite il suo presidente Ferdinando Scafariello