Riscoprire i valori – ottobre 2014

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    Caro don Bruno, complimenti per la nuova vesta grafica che hai dato al nostro mensile e che lo mette alla pari delle riviste più quotate che si trovano in commercio. Un solo piccolo appunto, alcuni articoli iniziano con le prime righe stampate su di una fotografia.

    I non più giovani, come il sottoscritto che non hanno più la vista dei bei tempi andati, hanno dei problemi di lettura di questo testo. Forse dei caratteri più grandi o più marcati, potrebbero ovviare a questo piccolo inconveniente che penso sia di tanti nostri soci. Desidero poi esternarti la mia piena condivisione della lettera “Riscoprire i valori” dell’alpino Luca Ripamonti che centra in pieno la situazione della nostra Associazione. Ormai nella stessa si sta facendo strada un certo “arrivismo” che assomiglia molto a quello dei nostri politici. Per fortuna questi soci sono ancora pochi, ma c’è il rischio che, come dice il proverbio, “una mela marcia fa marcire tutta la cesta”. Non so se sarà possibile arginare questo fenomeno, ma certo la cosa dà molto fastidio a tutti quegli alpini che, come ho fatto io a suo tempo, hanno speso tempo e fatica per far sì che la nostra Associazione diventasse quello che è oggi e che hanno sempre messo in prima linea quei valori che noi riassumiamo nella parola “alpinità”, e che oggi vengono spesso dimenticati se non calpestati.

    Bruno Gazzola – Mondovì

    Grazie degli apprezzamenti. Faremo di tutto per migliorare sempre più, contando anche sulla pazienza dei nostri lettori. Sul carrierismo degli alpini io non sarei così pessimista. Osservando quello che succede qui a Milano dove si riuniscono i vertici, ho l’impressione che chi aspira ai gradini più alti sia fiutato e pesato dopo due minuti. E niente è più micidiale del fiuto di un alpino autentico.