Responsabili e generosi

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L’edizione 2014 del Libro Verde della solidarietà è stata presentata ufficialmente martedì 21 luglio al palazzo Pirelli di Regione Lombardia. «Gli alpini sono un simbolo di speranza in un momento in cui la nostra società è in balìa di preoccupanti intemperie sociali: il loro impegno e la loro azione quotidiana ci invitano a guardare al futuro con fiducia e ottimismo». Così il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo ha aperto la serie di interventi sulle attività di solidarietà firmate Ana. La vice Presidente del Consiglio Sara Valmaggi ha sottolineato due delle caratteristiche fondamentali dell’operare degli alpini: la discrezione e l’operosità instancabile. Quindi gli interventi del vice Presidente Antonio Munari, responsabile anche della commissione di Protezione Civile dell’Ana, del direttore de L’Alpino Bruno Fasani e di Mariano Spreafico, Presidente della commissione Centro Studi Ana che si occupa della raccolta dei dati del Libro verde.

Il Presidente nazionale Favero si è soffermato sulla natura degli alpini: «Siamo uomini del fare, cerchiamo di agire sempre in silenzio, con grande semplicità, ma anche con forte concretezza. Il mio grazie va a tutti gli alpini e ai volontari della Protezione civile Ana per il loro costante e disinteressato impegno».

È questa la quattordicesima edizione del Libro Verde: un resoconto sulle attività di solidarietà svolte dalle proprie Sezioni e dai propri Gruppi sparsi in Italia e all’estero. Ecco dunque gli alpini divenire, in cento e cento paesi, punto di riferimento per le emergenze, dare vita a iniziative di solidarietà e di protezione civile, accorrere in occasione di grandi e piccole calamità, coadiuvare nelle manifestazioni pubbliche, reperire fondi da destinare a istituti o enti di assistenza e istituzioni locali, concorrere alla raccolta di generi alimentari di prima necessità indetta dal Banco Alimentare e di farmaci dal Banco Farmaceutico, nonché assistere le opere missionarie in tante parti del mondo.

È un rendiconto approssimato per difetto (ha inviato i dati il 69% dei Gruppi), perché gli alpini sono restii a dire ciò che fanno di bene, come se il solo parlarne ne sminuisse il valore, quindi non sempre registrano e comunicano il frutto del loro lavoro. Anche quest’anno però, l’immagine che scaturisce dal Libro Verde della Solidarietà è quella di un’Associazione incredibilmente vitale che tiene fede al motto “onorare i Caduti, aiutando i vivi!” con oltre 2 milioni di ore lavorate a favore della comunità e oltre 5.500.000 euro raccolti e donati.