Pellegrinaggio in Albania

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    Nel gennaio scorso si sono riuniti per la prima volta i collaboratori del gruppo di lavoro Grecia- Albania (Commissione Russia- Grecia-Albania), costituito con lo scopo di localizzare le salme degli alpini della Julia sul Monte Golico e, di concerto con il Commissariato per le Onoranze ai Caduti e le autorità albanesi, di provvedere alla loro riesumazione avvalendosi dell’esperienza maturata in anni di ricerche da parte dei componenti la commissione: Guido Aviani Fulvio della Sezione di Cividale, Manuel Grotto della Sezione di Vicenza e Ilario Merlin, Presidente della Sezione di Pordenone che da oltre un decennio si recano in pellegrinaggio in Albania.

     

    Anche quest’anno, alla fine del mese di aprile, siamo ritornati sui monti di Albania, questa volta con l’obiettivo di studiare un piano di fattibilità per il recupero delle salme sulla quota 1.250 del Golico, su incarico della presidenza dell’Ana. Il gruppo era composto da 25 persone appartenenti alle Sezioni Ana di Cividale, Palmanova, Pordenone, Treviso, Trieste, Udine e Vicenza, a cui si sono aggiunti alcuni amici. Abbiamo visitato la zona di Progonat sul Kurvelesh e la valle del Bence e della Vojussa dove abbiamo reso gli onori ai Caduti sul Ponte di Perati.

    Nei giorni successivi siamo saliti sulla quota 1.615 del Golico dove abbiamo fatto una breve cerimonia in memoria dei Caduti diretta dal già comandante delle Truppe Alpine, gen. Bruno Petti, alla presenza di ben 6 vessilli sezionali. Poi ci siamo recati sull’ex cimitero italiano posto nei pressi della quota 1.624 del monte dove erano state inumate oltre 140 salme di nostri Caduti (recuperate negli anni Sessanta da Onorcaduti). Individuata la sepoltura del tenente Antonio Marchi di Pordenone, Medaglia d’Argento al V.M., grazie ad una piantina in nostro possesso, (la cui salma era già stata rimpatriata) abbiamo scavato nella speranza di trovare il suo elmetto che, come per miracolo, è apparso dopo pochi minuti di scavo: un momento particolarmente emozionante.

    L’elmo è stato poi consegnato dal Presidente della Sezione Ana di Pordenone, Ilario Merlin, alla famiglia Marchi che vive a Pordenone. Il giorno successivo siamo saliti sulla quota 1.250 del Golico per effettuare una ricognizione nel boschetto antistante la quota 1.143 dove riposano ancora le salme degli alpini del Battaglione Gemona e di altri reparti caduti negli assalti del 15, 18 e 24 marzo 1941. Tra il fogliame del bosco sono apparse le spoglie di un altro Caduto italiano, purtroppo ignoto; le ossa sono state ricomposte e sotterrate in attesa di un’esumazione ufficiale autorizzata dal Governo italiano e dalle autorità albanesi.

    Oltre al Monte Golico, nella settimana di permanenza in Albania, abbiamo raggiunto Punta Nord sullo Scindeli e abbiamo raggiunto quota Monastero e lo Spadarit dove ci è stato segnalato un cimitero con decine di salme di soldati italiani della Divisione Pusteria. Dagli abitanti siamo riusciti a sapere che le salme sono ancora sul posto, anche se numerose purtroppo sono andate perdute dopo i lavori stradali effettuati nel villaggio. Il prossimo anno prevediamo che si possa organizzare una campagna di recupero delle salme di concerto con Onorcaduti e le autorità preposte italiane ed albanesi.

    Guido Aviani Fulvio
    info@artifulvio.com