Pellegrinaggio alla Madonna del Don nel ricordo degli alpini caduti in Russia

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    Preceduta dalla applauditissima rassegna di cori di sabato 11 ottobre nel duomo di Mestre, alla quale hanno partecipato il coro ANA di Udine, il coro di Codroipo, il coro Marmolada di Venezia e il coro di Isola del Gran Sasso, domenica 12 ottobre si è svolta a Mestre la 42ª celebrazione della Madonna del Don. Per la lampada che arde all’altare del quadro miracoloso della Madonna del Don, l’olio è stato offerto quest’anno dalle sezioni di Udine e Abruzzi, Sezioni che raccolgono il grande popolo della Julia .

    I ricordi della grande tragedia di Russia, così mirabilmente raccontati da Mario Rigoni Stern, Giulio Bedeschi e da tanti altri scrittori, sono stati rievocati da Nelson Cenci e altri due reduci. Averli tra noi è stata un’emozione fortissima, specialmente per i molti che hanno potuto cogliere il gesto che hanno fatto al momento della recita del Padre Nostro, durante la S.Messa al campo, prendendosi per mano e guardando il cielo, sorridenti. Non so se guardassero avanti o indietro, so solo che in quel momento avrei voluto che tutto il nostro mondo alpino li vedesse così, persi nei loro pensieri a ricordare serenamente i loro compagni.

    La Madonna del Don li ricorda tutti da sempre e dall’altare guarda e sorride alla pena delle famiglie dei dispersi, dei Caduti, alla venerazione degli alpini tutti. Ha fatto gli onori di casa il presidente della sezione di Venezia Rocco Lombardo nell’accogliere i presidenti delle due Sezioni che hanno donato l’olio: Dante Soravito De Franceschi per Udine e Antonio Purificati per la sezione Abruzzi e i consiglieri nazionali Giuliano Chiofalo, Ornello Capannolo, il revisore dei conti Arrigo Cadore e quasi tutti i presidenti delle Sezioni del Triveneto.

    Marco Valditara, vice presidente nazionale vicario, ha preso la parola e ha portato i saluti del presidente Corrado Perona sottolineando l’importanza della giornata e i valori che con essa si vogliono celebrare. Un riconoscente saluto ha rivolto Franco Munarini, in veste di capogruppo di Mestre, a tutte le autorità, con particolare riguardo a quelle del Comune di Venezia, presenti con il prosindaco Michele Mognato e il presidente del consiglio comunale Renato Boraso, che da sempre sostengono questa commovente cerimonia.

    La S. Messa e la cerimonia della donazione dell’olio, resa particolarmente toccante dalle note del coro di Isola del Gran Sasso, è stata celebrata da Padre Genuin, già superiore dei cappuccini, che da pochi mesi è diventato padre provinciale e che non ha affiancato in questa occasione il nuovo superiore di Mestre, padre Lunardi. Il gruppo di Mestre, che come ogni anno dà fondo alle sue poche energie per conservare la tradizione di questa festa, ringrazia tutti per la collaborazione e in particolare gli alpini di Valdagno, Vicenza e Montecchio che collaborano, nel prologo del sabato, alla cerimonia dell’omaggio alla tomba di padre Crosara, nel cimitero di Montecchio Maggiore, tomba voluta da un gruppetto di alpini veneziani guidati da Mario Cavestro e dal compianto capogruppo di Montecchio Armando Guderzo, andato avanti pochi mesi fa. (f.m.)

    Pubblicato sul numero di novembre 2008 de L’Alpino.