Pellegrinaggio a Milovice

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    Tra le tante cerimonie in omaggio ai Caduti, quella che ogni anno le Sezioni di Belluno e Conegliano celebrano al cimitero di Milovice suscita un’emozione particolare. La cittadina a 30 km da Praga fu da sempre luogo di detenzione per i prigionieri di guerra, russi, serbi e dopo la rotta di Caporetto anche di molti nostri connazionali. 

     

    Da un documento del 10 gennaio 1918 risulta che nel campo erano presenti ben 15.363 prigionieri italiani. Molti morivano per le ferite di guerra, per gli stenti, la mancanza d’igiene e le malattie. Il cimitero militare iniziò ad essere costruito nel 1915 e dopo pochi anni arrivò ad occupare 5mila metri quadri. Custodisce le spoglie di 5.276 soldati italiani.

    In loro ricordo gli alpini di Belluno e Conegliano, guidati dai presidenti Angelo Dal Borgo e Giuseppe Benedetti, ai quali si sono aggiunti alcuni parenti dei Caduti, si sono recati in pellegrinaggio in terra boema. Sono stati accolti a Praga dall’ambasciatore italiano Aldo Amati e dalle più alte autorità locali che hanno applaudito il coro Minimo Bellunese nell’esecuzione dell’inno della Repubblica Ceca, intitolato “Dov’è la mia casa?”, dell’Inno di Mameli e di alcune cante popolari e alpine.

    Il giorno seguente è stato un susseguirsi di emozioni e commozione. Il corteo ha percorso i viali del cimitero fino al sacrario, dove le autorità hanno deposto una corona, sulle note di “Oh montagne”. Al termine della cerimonia, nel museo all’interno del cimitero, il console Filippo Imbalzano ha scoperto una targa commemorativa dedicata ai Caduti italiani e ha conferito al Presidente della Sezione di Belluno Angelo Dal Borgo un’alta onorificenza della Repubblica Ceca per il decennale impegno nel pellegrinaggio.

    All’inizio degli anni Novanta fu proprio Imbalzano ad avere l’intuizione e la costanza di intervenire con dei lavori di recupero dell’area che versava in condizioni di abbandono, riuscendo a dare decoro al luogo sacro e a costruire il museo, che raccoglie alcuni cimeli trovati sul posto. Un luogo dove si potesse perpetuare la memoria dei Caduti di tutte le nazionalità, nel nome della fratellanza e della pace.