Pattuglia della Task-Force South in aiuto all'esercito afgano sotto attacco

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Una pattuglia italiana della Task Force South costituita da alpini del 9° reggimento, bersaglieri dell’8° e genieri del 32° ha tratto in salvo quattro militari del sesto kandak (battaglione) dell’esercito afgano, rimasti feriti nel corso di uno scontro a fuoco avvenuto a Shewan, nella provincia meridionale di Farah. Il plotone del kandak appartenente alla 2ª brigata di Farah era stato attaccato con armi da fuoco da un gruppo di insorti mentre era in movimento nella zona di Shewan riportando quattro feriti, alcuni dei quali apparsi in condizioni gravi.

I militari afgani hanno risposto al fuoco e contemporaneamente hanno richiesto rinforzi tramite la sala operativa che coordina le attività delle forze di sicurezza afgane con quelle di ISAF. E’ così intervenuta una pattuglia italiana che operava nelle vicinanze – dove era stato segnalato un ordigno esplosivo improvvisato – la quale ha subito coordinato il passaggio a bassa quota di due velivoli di ISAF per disperdere gli insorti, per poi predisporre un’area sicura dove il team medico militare al seguito della pattuglia ha assistito i feriti, evacuando i due più gravi in elicottero presso l’ospedale da campo statunitense di Farah, mentre l’unità afgana rientrava alla propria base.

Le operazioni militari nella regione occidentale dell’Afghanistan, dove è schierato il contingente internazionale comandato dal generale Dario Ranieri, sono attualmente pianificate e condotte dalle unità del 207° corpo d’armata dell’esercito afgano, le quali sono accompagnate dai MAT (Military Advisor Team) del Regional Command West di ISAF e operano con il sostegno delle Task Force schierate a Farah (su base 9° reggimento alpini), Shindand (3° alpini), Bakwa (2° alpini) e Qala-e-Naw (paracadutisti spagnoli della brigata Almogavares VI).

Mario Renna

Il soccorso ai feriti.