Passione e rinascita

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    Nel Comune di Faedis, dove la pianura friulana lascia il posto alla montagna con il suo territorio aspro, difficile, seppur di una bellezza straordinaria, a 684 metri sul livello del mare si trova Clap, un minuscolo borgo incastonato tra il verde selvaggio dei boschi. Le migrazioni prima, il terremoto del 1976 e il desiderio di una vita più agiata poi hanno dato vita ad un lento ed inesorabile spopolamento che ha fatto di Clap un luogo disabitato, accomunato nella sorte ad altri borghi della montagna friulana e non solo. Ma la speranza, si sa, è l’ultima a morire.

    Nel 2007 l’alpino Luca Pantanali, attratto dalla vita all’aria aperta, dal contatto con la natura e dall’amore per gli animali, ha deciso di lasciare la pianura di Zuliano, suo paese d’origine, per trasferirsi proprio a Clap e dare così inizio ad una bella storia e concretezza ad un sogno. Nato ad Udine il 30 settembre 1978, Luca, dopo aver conseguito il diploma presso l’Istituto Agrario è partito per il servizio militare che ha assolto nel battaglione alpini paracadutisti Monte Cervino. Ritornato alla vita civile, Luca ha iniziato a lavorare nel negozio di ferramenta di famiglia ad Udine scontrandosi però ben presto con la monotonia di un’occupazione che poco aveva a che vedere con la sua indole e la sua vera passione. Da qui la decisione di cercare un luogo in montagna dove avviare un’attività agricola e vivere in libertà del frutto del suo lavoro.

    Il destino prima lo ha portato a Clap, dove ha comperato due vecchie stalle da ristrutturare e vari terreni e poi, ancora più benevolo, gli ha fatto incontrare Stefania Mattieligh che non ha esitato a seguirlo nel piccolo borgo per condividere il suo sogno. Dalla coppia è nato Samuele il cui arrivo è stato un segno di speranza per l’intera zona montana, speranza oggi confermata dall’imminente arrivo di un altro bebè. Nonostante i non pochi ostacoli burocratici, Luca e Stefania sono riusciti ad avviare un’azienda agricola che permette loro di vivere grazie alla vendita di carni e insaccati di produzione propria, dei prodotti dell’orto, strappato con tenacia alla montagna, della legna da ardere e con la gestione di un bell’agriturismo.

    Per aver scelto di andare a vivere in montagna, per la dedizione al proprio lavoro, per aver saputo coinvolgere la sua giovane famiglia e per aver riportato alla luce con un atto di coraggio e di passione le bellezze non comuni di un angolo montano dimenticato, l’alpino Luca Pantanali, socio del Gruppo di Canebola, Sezione di Cividale de Friuli, è stato insignito del “Premio fedeltà alla montagna”, prestigioso riconoscimento assegnato dall’Ana che in tre parole alpini, fedeltà e montagna sintetizza il nostro essere e riconosce la volontà di non abbandonare ma, al contrario, salvaguardare e valorizzare con intelligenza e passione l’ambiente montano.

    La festa per Luca è stata quella di un’intera comunità, e dell’intera famiglia alpina per la quale, si sa, non esistono confini territoriali. Nonostante il meteo poco benevolo, il sabato mattina un buon numero di alpini si è ritrovato a Canebola dove il locale Gruppo Ana, guidato da Andrea Petrigh, festeggiava l’80º anniversario di fondazione per poi trasferirsi nel vicino borgo di Clap, dove Luca Pantanali ha illustrato la sua attività fatta di impegno e sacrifici ripagati da molte soddisfazioni e da una qualità della vita appagante.

    La festa è proseguita poi a Faedis dove, alla presenza del Presidente nazionale Sebastiano Favero, sono stati proiettati due filmati che hanno illustrato la bella storia di Luca e il territorio in cui si svolge. Il giorno successivo la cerimonia ha raggiunto il suo culmine con la Messa celebrata dall’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato, la sfilata e la premiazione. Il Labaro dell’Ana era scortato dal Presidente Favero e da molti consiglieri nazionali, numerosi i vessilli e i gagliardetti provenienti da Sezioni e Gruppi di varie parti d’Italia, come numerosi erano i vincitori delle precedenti edizioni del Premio. Favero ha quindi consegnato la pergamena e l’assegno a Luca Pantanali; con loro sul palco il vice comandante della Julia, col. Andrea Piovera, l’assessore regionale Sergio Bini, il sindaco di Faedis Claudio Zani e, naturalmente, l’entusiasta presidente della Sezione Ana di Cividale Alberto Moretti.

    Claudio Simiz