Passato, presente e futuro

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    Domenica 22 novembre i Presidenti delle Sezioni in Italia hanno risposto all’annuale invito che rappresenta un momento di confronto importante nella vita associativa. Erano presenti 79 Sezioni su 81. Il Presidente Sebastiano Favero ha aperto i lavori con il saluto alla Bandiera, che caratterizza e apre ogni nostro incontro alpino. Anche per la riunione di quest’anno lo spirito è stato sostanzialmente quello di un momento di confronto aperto, basato su un approccio squisitamente alpino, ovvero franco e sincero, soprattutto costruttivo. 

     

    Ancora una volta, il centenario della Grande Guerra è stato uno dei temi principali. Un avvenimento importante che anche l’Associazione sta vivendo con intensità e con attenzione. Sono infatti già parecchie le iniziative promosse da Gruppi e Sezioni, oltre ai due progetti più importanti che sono stati promossi dalla Sede Nazionale: la valorizzazione dei sacrari e “Il Milite… non più ignoto”.

    Con un’iniziativa avviata in tempi brevissimi, il Centro Studi ha previsto un ciclo di conferenze, una per ogni anno fino al 2018, organizzate in collaborazione con importanti Università. La prima si è tenuta a Torino nella storica Scuola di Applicazione e ha avuto un successo notevole; una buona base di partenza dunque per quelle che saranno organizzate nei prossimi anni. Il secondo argomento presentato ha riguardato la situazione relativa ai soci.

    Il 2015, alla data del 30 ottobre, vede una flessione dei soci pari a –1,6%. Basandosi sull’andamento degli anni precedenti, sono emerse alcune considerazioni sul recupero di iscritti che di norma avviene tra novembre e dicembre, a causa di alcune Sezioni ritardatarie nell’aggiornare i dati. La proiezione a fine 2015 dovrebbe di conseguenza prevedere una riduzione pari allo 0,6%. Altro tema centrale della riunione è stato il futuro associativo. La seconda serie di incontri effettuata con le Sezioni ha permesso di raccogliere il parere di tutti. Ora questo progetto deve entrare nel vivo della sua attuazione.

    Una delle proposte fatte ai convenuti dal Presidente nazionale è stata quella relativa agli amici degli alpini. La possibilità di sfilare all’Adunata e il tema del copricapo sono stati presentati ai Presidenti affinché nelle loro Sezioni possano discuterli anche nelle assemblee per poi fornire le loro considerazioni alla presidenza entro i primi mesi del prossimo anno. Una componente importante, che interessa anche il futuro associativo, è rappresentata dalle nuove opportunità che può offrire – per l’Ana ma soprattutto per l’Italia – la revisione del cosiddetto “Terzo settore”, ossia delle attività riconducibili al volontariato.

    La nuova legge è in fase di discussione in Commissione al Senato e per il momento ha mantenuto quelle peculiarità che interessano l’Ana. Si spera quindi che il cammino continui senza intoppi. La nostra Associazione si sta esponendo e impegnando con determinazione a proporre concretamente l’avvio di una leva a servizio della Patria in affiancamento ai militari. Un progetto che può rappresentare una svolta importante non solo per l’Ana, ma per un sano impegno dei giovani a favore del proprio Paese.

    Altro punto all’ordine del giorno è stata l’Adunata di Asti. Tutto procede secondo il programma e in occasione dell’incontro sono state fornite informazioni utili ai Presidenti che veicoleranno ai loro alpini. Le coperture assicurative per le Sezioni e i Gruppi hanno posto ulteriore attenzione su aspetti che a volte passano in second’ordine nella vita associativa, ma che sono in realtà importanti. I numerosi interventi registrati hanno rivelato una grande attenzione nel partecipare ai lavori e ai temi trattati, espressione e conferma della nostra unità di intenti, del nostro parlar chiaro.

    Adriano Crugnola