Onore e fratellanza

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    Il 32º Congresso dell’International Federation of Mountain Soldiers (Ifms) si è svolto a settembre oltreoceano, a Clayton negli Stati Uniti, una tranquilla città situata lungo il fiume San Lorenzo, al confine con il Canada e vicino alla base militare di Fort Drum, ove risiede la 10th Mountain Division – la Divisione dei soldati di montagna americani – e la relativa scuola di formazione. All’incontro erano presenti sette delle undici nazioni federate: Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Spagna e gli Stati Uniti, nazione ospitante.

     

    La rappresentanza italiana, composta da Renato Cisilin in qualità di delegato del Presidente nazionale Favero, dal fiero portabandiera Alessio Granelli, da Danilo Perosa e da Dalmazio De Amicis, è stata calorosamente accolta dall’equivalente americana, la National Association of the 10th Division. La cerimonia è stata aperta dall’inno della Federazione “Amici per Sempre”, seguito da quello americano “The Star-Spangled Banner”.

    Nel discorso di benvenuto il Segretario generale della Ifms, gen. Renato Genovese, ha parlato dello spirito alla base della Federazione, fondato sull’amore comune per le montagne e l’orgoglio di adempiere ai propri doveri, che unisce soldati di montagna in congedo, accomunati nella dedizione alla difesa del proprio Paese e, allo stesso tempo, nell’impegno convinto a favore della comprensione tra i popoli: «Non c’è ragione per vivere le proprie vite nell’isolamento, ma bisogna essere aperti, diventare un modello di vita sostenibile, orgogliosi di adempiere ai doveri militari e alpini: la Federazione deve contribuire alla comprensione tra le associazioni nazionali, tra i suoi soci e tra le generazioni future.

    La montagna, con il suo silenzio e la solitudine, ci insegna a riflettere sulla frenesia che caratterizza il nostro tempo sin dalla giovinezza. Dobbiamo trovare il tempo. Troviamo il tempo di confrontarci e di riacquistare i valori che hanno fatto grande la nostra civiltà». «Stiamo però attenti – ha concluso il gen. Genovese – il politico e religioso francese Charles Maurice de Talleyrand, a proposito dei nobili esiliati a seguito della Rivoluzione disse di loro: ‘Nulla hanno imparato, nulla hanno dimenticato’», e con questo invito alla riflessione ha dichiarato aperto il 32º Congresso Ifms. Il messaggio è stato ripetuto anche durante la cerimonia commemorativa presso il Memorial Site a Fort Drum, dove la Federazione Ifms ha incontrato i soldati della 10th Mountain Division: «Devono sapere cosa è successo nel passato, devono sapere perché noi abbiamo rispetto dei memoriali e dei sacrari, perché rispettiamo la Bandiera, i simboli di unità, perché rispettiamo tutto ciò che è la memoria dei nostri padri, dei nostri nonni, per mantenere la pace».

    «Voi non vi preparate alla guerra sperando in onore e gloria, avete ben altre ambizioni, una casa, una famiglia, un benessere diffuso…», ha aggiunto rivolgendosi ai soldati il maj. gen. Walter E. Piatt, comandante della 10th Mountain Division e della scuola di formazione di Fort Drum, «…vi impegnate a prevenire la guerra preparandovi a difendere la vostra Patria, come soldati di montagna, che possono combattere e sopravvivere nelle condizioni più ostili». Il generale Piatt ha raggiunto l’attuale posizione partendo dal nulla e mostrando con orgoglio l’elmetto che Napoleone diceva che ogni soldato ha nel suo zaino il bastone di Maresciallo, basta saperlo afferrare… Nei giorni seguenti si sono svolti i lavori del Comitato esecutivo, presieduto dal Segretario generale Genovese e composto dai rappresentati delle nazioni affiliate.

    È stato un importante momento di confronto sulle attività che ogni associazione ha svolto durante l’anno e di raccordo sulle attività congiunte che dovranno essere intraprese o dovranno proseguire, come l’implementazione e l’utilizzo comune del sito web della Federazione, www.ifms.si. Un gradevole intermezzo è stata la visita a Fort Drum, dove il comandante della 10ª Divisione ha predisposto una breve esercitazione dei suoi ranger che hanno dato prova di un alto grado di addestramento. Durante l’Assemblea generale, a chiusura dei lavori, sono stati consegnati i certificati di merito a quanti si sono particolarmente distinti durante l’anno per la propria attività e l’impegno all’interno della federazione: per l’Italia è stato premiato Renato Cisilin.

    La cerimonia conclusiva, con gli onori alle bandiere delle nazioni partecipanti, ha chiuso il sipario su un congresso che ha contribuito a rafforzare il legame fra le nazioni federate, impegnate a sostenere e divulgare la conservazione della memoria, unitamente ai principi della fratellanza, dell’amore per la montagna e per il proprio Paese.


    LA IFMS

    La Federazione Internazionale dei Soldati di Montagna (International Federation of Mountain Soldiers) è nata il 24 maggio 1985 a Mittenwald in Germania da un’idea di solidale identità di vedute tra i rappresentanti delle associazioni internazionali di Italia, Usa, Germania, Austria e Francia. Persegue lo scopo di contribuire collettivamente al mantenimento della pace nella libertà e la tutela dei diritti dell’uomo, così come di onorare la memoria dei Caduti rimasti sulle montagne affinché attraverso il loro sacrificio sia possibile costruire un mondo di pace durevole, di fratellanza e di giustizia per le generazioni future. Ad oggi, oltre ai Paesi fondatori ne fanno parte i corpi di montagna di Slovenia, Spagna, Bulgaria, Montenegro, Svizzera e Polonia. Maggiori info su www.ifms.si