Oltre le incomprensioni

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La tua risposta del numero di aprile mi ha offeso. Sconcertato e offeso. Ho cercato di difendere il valore della leva e chi per esso ha combattuto finché è stato umanamente possibile. Ho chiesto rispetto per chi ha sfidato le ingiurie e i lanci di uova per proteggere il Tricolore. Volevo discutere, semplicemente, ma tu hai troncato il confronto dandomi del cattivo. Una sorta di stalker associativo che in più occasioni avrebbe dimostrato cattiveria nei tuoi confronti.

Sei perfettamente consapevole che prima della mia lettera non ci eravamo mai telefonati, scritti e non conoscevamo i reciproci volti, vero? La pancia ed alcuni amici mi suggerivano di reagire con forza e giustizia. Altri amici, la testa e – soprattutto – il cuore alpino mi spingono a tenderti comunque la mano anche perché lo Statuto afferma che fra i nostri obiettivi c’è quello di “rafforzare tra gli alpini di qualsiasi grado e condizione i vincoli di fratellanza nati dall’adempimento del comune dovere verso la Patria”. Ed io ci credo. Così come credo fermamente nel dialogo rude, sincero, senza leziosità e giochi di parole. Un’ultima cosa. I miei figli sono rimasti molto male sentendo dare del cattivo al loro papà. Ed è la cosa che mi ha ferito di più. Buon lavoro.

Gian Paolo Nichele, Sezione di Imperia

Caro Gian Paolo, quando scriviamo scompare quel metalinguaggio che viene dal guardarsi in faccia e che ci aiuta a capire la ricchezza di chi ci sta davanti. E così, anche un legittimo diritto di critica, tuo e mio, rischia di trasformarsi in un incidente di percorso. Ti sei sentito offeso, così come mi sono sentito io. Ma non sto qui a recriminare perché le incomprensioni vanno seppellite sotto l’intelligenza e la volontà di far vincere la fraternità alpina che non può essere compromessa. Ti stringo la mano, conoscendo il tuo valore umano ed alpino. Ai tuoi bambini racconta che anche i più buoni possono incappare in qualche cattiveria, senza per questo essere cattivi. E soprattutto dimostralo loro con la tua vita, che è l’unico modo per non essere smentiti da nessuno.