Nove ore di sfilata e di applausi

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Asiago, 14 maggio Con l’ammainabandiera in piazza Carli si è conclusa la 79ª adunata nazionale degli alpini, ad Asiago. Una splendida sfilata, pur bagnata a momenti da pioggia anche scrosciante, ha ripagato di tante fatiche e dell’impegno che ha coinvolto non soltanto la Sede nazionale e la Sezione di Asiago, ma anche Comune, Provincia, Regione, vigili urbani, polizia e carabinieri.

Sul palco d’onore, con il presidente nazionale Corrado Perona, c’era il presidente del Senato Franco Marini alla sua prima uscita dopo l’elezione alla seconda carica dello Stato, il ministro della Difesa Antonio Martino, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Giovanardi (presente dal mattino allo schieramento di partenza fino all’ammainabandiera della sera), il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio di Paola, dell’Esercito Cecchi, il comandante del Comando operativo delle Forze terrestri gen Iob, il comandante delle Truppe alpine gen. Resce, il comandante interregionale dei Carabineri, gen. Lo Sardo, il presidente della Regione Veneto Galan, la presidente della Provincia Manuela Dal Lago e l’assessore regionale Elena Donazzan.

Hanno sfilato complessivamente poco più di 52 mila alpini e 135 fanfare. Lunghi applausi a tutte le sezioni, ma i più forti alla Bandiera di Guerra del 7º Reggimento Alpini, scortata da due compagnie in armi, alle fanfare della Julia e della Taurinense, ai reduci, alla Sezione di Asiago e agli uomini del servizio d’ordine che hanno concluso come da tradizione la sfilata.

Applausi morali ai tre speaker Guido Alleva, Manuel Principi e Nicola Stefani, che hanno raccontato la sfilata attraverso la storia delle varie sezioni: un lavoro ininterrotto per nove ore, passate per migliaia di spettatori quasi in un lampo e concluse con l’arrivederci nel 2007 a Cuneo, per l’80ª Adunata.

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