Non solo rumori di guerra

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    I bocia, si sa, spesso agiscono d’impeto sulla scia d’idee grintose e di progetti spavaldi, a volte anche poi difficili da realizzare nel concreto e tendono a galoppare sulle ali dell’entusiasmo che spesso fa fatica a tenere il passo più lento e maturo dei più temperati. Questo fa sì che, purtroppo, molte delle iniziative rimangano nella realtà semplici chimere sui verbali delle assemblee e, con il passare del tempo, vengano dimenticati, sepolti da altre carte. Qualcosa di diverso è successo durante una riunione di coordinamento “Giovani alpini” della Sezione di Bolzano, quando da una di queste tante idee è nato un progetto che ancora stupisce per la concretezza e il forte valore che ha assunto. 

     

    L’idea fondamentalmente è nata dalla voglia di utilizzare il corposo materiale presente nel piccolo museo da poco allestito nella sede del Gruppo Acciaierie, per cercare di coinvolgere gli studenti delle scuole medie in un percorso formativo, in occasione del centenario della Grande Guerra. Come sempre la realizzazione dell’idea si è rivelata più difficile del previsto, il programma ha subito continue modifiche, l’entusiasmo si è dovuto scontrare con le difficoltà economiche, ma la voglia di non mollare tipica dei bocia ha avuto la meglio.

    Dopo giorni e giorni di lavoro nella sala resa disponibile dalla Protezione Civile di Bolzano, tra tavole, chiodi, trapani e attrezzi vari, ha preso corpo il progetto, senza un disegno tecnico, ma solo con fantasia e conoscenza. Tra l’altro i giovani alpini che vi hanno lavorato non sono degli storici, ma ragazzi con famiglia e tanti impegni. Per la riuscita del progetto è stato fondamentale anche il contributo di gruppi alpini e privati della Sezione altoatesina, dell’associazione “Amici della Storia” e dei Donatori di Sangue di Bolzano. La mostra è stata pensata per le terze classi delle scuole medie che nell’anno scolastico in corso hanno già in programma lo studio della Prima Guerra Mondiale e ha l’ambizioso intento di toccare i giovani nel profondo, inducendoli a ragionare davanti alle testimonianze di un passato che è anche monito per le nuove generazioni. Ad aumentare il significato del progetto è il fatto che sia proposto in una regione complessa come l’Alto Adige, su un evento storico che ha segnato indelebilmente il destino di quel territorio.

    Il percorso museale racconta ai giovani d’oggi non la guerra che si trova nei libri di storia, ma quella vissuta dai soldati al fronte. In poco meno di due ore gli studenti, accompagnati dai docenti, possono visitare l’interno di un baraccamento completo di cucina, dormitorio, infermeria, servizi igienici e naturalmente la postazione di difesa. Il tutto è supportato da dodici roll up realizzati dal Centro Studi Ana e da un sottofondo musicale con i “rumori” della guerra. Al termine del tour viene distribuito ai partecipanti un breve questionario per valutare le impressioni maturate e viene consegnata una chiavetta usb accompagnata da un opuscolo illustrativo del “Progetto Giovani dell’Associazione Nazionale Alpini”. Consigliamo alle scolaresche, ma anche ai tanti curiosi e appassionati di visitare questa bella mostra in via Volta 2, a Bolzano.

    Informazioni e prenotazioni: è possibile visitare la mostra dalle ore 18 alle 20 nelle seguenti date di marzo: 3, 8, 15, 17, 22. Sabato 12 marzo è aperta dalle ore 10 alle 12. Per visite al di fuori degli orari indicati è possibile chiamare i seguenti numeri: Mauro 347/3884687, Paolo 339/2607759, Christian 347/9122574.