Mostrino la faccia!

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    Vorrei dire la mia opinione sugli atti di sabotaggio perpetrati durante l’Adunata di Trento. Sono convinta che lo studiare apra la mente, instradi al pensare, educhi al discernere. Coloro che, frequentando la facoltà di sociologia, sono ricorsi ai metodi che sappiamo per esprimersi, non hanno imparato niente: ai miei tempi si diceva che sono andati a scuola per scaldare i banchi.

    Mi dolgo anche per gli insegnanti che vedono vanificato o mal interpretato il sapere che trasmettono. Per quegli studenti è più opportuno darsi all’agricoltura che, da sempre, richiede braccia così da imparare quanto sia appagante vedere spuntare le piantine di grano seminato, curarle ed eliminare i parassiti uno ad uno. In alternativa, potrebbero curarsi dal sottile male del vivere adoprandosi a fatiche fisiche, valide e costruttive, tanto da sentire i muscoli dolere. Se fossero strenuamente convinti, dopo aver acceso il cervello, che fare danno e distruzione sia razionale, mostrino con fierezza e coraggio la faccia. Se lo faranno, chiederò loro scusa per quanto ho scritto sin qui.

    Paola Favero

    Mostrino con coraggio la faccia. Bastano queste poche parole per descrivere questi borghesi dalla schiena dritta e le tasche piene dei soldi di papà. Sfiniti di noia e di inconcludenza, che tentano di mitigare dandosi una patina ideologica, ma solo per nascondere il nulla che si portano dentro. Quando si diventa prigionieri di questo nulla, far la guerra agli altri è spesso l’unico modo per illudersi d’essere vivi.