Memorabili giornate

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    Per molti partecipare ad incontri come il Congresso del Nord America diventa sempre più difficile e impegnativo: purtroppo l’età si fa sentire! Ma noi alpini teniamo duro e continueremo a remare verso la sponda per raggiungere i nostri obiettivi, con tenacia, rispetto, dovere umano e patriottico che abbiamo imparato durante la naja. Certo, la presenza a Windsor del Presidente nazionale Sebastiano Favero ci ha fatto sentire orgogliosi di essere alpini e con le sue parole ci ha fatto rinascere. 

     

    La tre giorni si è aperta venerdì 18 agosto al municipio cittadino. Gli alpini sono stati accolti dal rappresentante del sindaco, il consigliere Ed Sleiman, dai consiglieri Rino Bortolin e Paul Borrelli, dal parlamentare Brian Masse e dal vice console italiano Lorenzo Di Salvo.

    Abbiamo reso omaggio alla nostra Bandiera al suono dell’Inno di Mameli, senza dimenticare di intonare l’inno “O Canada”, perché in fondo il Canada è la nostra seconda Patria. Dopo i doveri e le formalità si può pensare anche al divertimento e credetemi, gli alpini non hanno bisogno di lezioni per imparare a divertirsi. Mi vien da sorridere a pensare ai quei giorni in caserma, dove con poco facevamo gran festa…

    Sabato è stato giorno di congresso con i Presidenti della Sezione riuniti a discutere sulle attività sezionali, cercando di risolvere i problemi che in una famiglia, seppur bella e buona, ci sono sempre. La nostra speranza è sempre quella di poter avere anche all’estero un futuro come alpini, e su questo tema abbiamo avuto risposte soddisfacenti, sia dal Presidente nazionale Favero, sia dal delegato alle Sezioni all’estero Marco Barmasse.

    Domenica la Messa, concelebrata dal vescovo ausiliare della diocesi di London Ontario mons. Joseph Dabrowski e dal cappellano della Sezione, don Adriano Barbiero. Le parole del vescovo ci hanno fatto sentire orgogliosi di essere alpini. Nella nostra Preghiera c’è una frase che tanta gente interpreta male: “Rendi forti le nostre armi…”. Voglio ricordare che gli alpini di pace non sono armati di fucile e bombe ma di mani laboriose per aiutare i bisognosi o i meno fortunati, che purtroppo sono tanti. Al termine della Messa abbiamo fatto ritorno in sede, dove i fondatori del Gruppo di Windsor e quelli della Sezione anni fa eressero un monumento in ricordo dei figli della Patria. Alla cerimonia in loro omaggio hanno partecipato anche gli alpini di Pordenone – Sezione gemellata con quella di Windsor – capitanati dal Presidente Ilario Merlin e dal past president Giovanni Gasparet.

    Quindi gli interventi delle autorità governative ed ecclesiastiche, del Presidente nazionale Favero con un discorso da incorniciare che ha esaltato le qualità degli alpini. E quando senti tante parole d’incoraggiamento, quello che pensavi potesse essere un grosso problema appare di facile soluzione. Per noi alpini canadesi sono state delle giornate memorabili: la presenza degli amici dall’Italia ci ha fatto risorgere e sentire meno soli.

    Vittorino Morasset
    Presidente Ana Windsor