“Lettera dal crepuscolo”

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    “Parole attorno al fuoco”, il concorso letterario nazionale a tema “La montagna: le sue storie, le sue genti, i suoi soldati, i suoi problemi di ieri e di oggi”, organizzato dalla Sezione Ana di Treviso e dal Gruppo di Arcade, ha premiato i vincitori della 21ª edizione. Quest’anno il Gruppo promotore ha deciso di mettere in scena la cerimonia di premiazione alla vigilia dell’Epifania, nel pomeriggio del 5 gennaio, all’auditorium della scuola elementare comunale, appena rinfrescato e abbellito dagli alpini. 

    “Lettera dal crepuscolo” “Parole attorno al fuoco”, il concorso letterario nazionale a tema “La montagna: le sue storie, le sue genti, i suoi soldati, i suoi problemi di ieri e di oggi”, organizzato dalla Sezione Ana di Treviso e dal Gruppo di Arcade, ha premiato i vincitori della 21ª edizione. Quest’anno il Gruppo promotore ha deciso di mettere in scena la cerimonia di premiazione alla vigilia dell’Epifania, nel pomeriggio del 5 gennaio, all’auditorium della scuola elementare comunale, appena rinfrescato e abbellito dagli alpini. Circa duecento i posti disponibili, troppo pochi rispetto al grande richiamo acquisito negli anni dal concorso. L’abile conduttore Paolo Mutton ha chiesto interventi brevi: ha parlato il Consigliere regionale Riccardo Barbisan, il sindaco di Arcade Domenico Presti, il Consigliere nazionale Ana gen. Renato Genovese, il vice Presidente sezionale Flavio Baldissera, e il Capogruppo Florindo Cecconato. Il giornalista Giovanni Lugaresi, Presidente della Guiria, ha ufficialmente aperto le premiazioni presentando i sette segnalati al merito per il loro lavoro: Adriano Stella di Spresiano (Treviso), Marta Azzaroli di Massa Lombarda (Ravenna), Giuseppe Gilardino di Pralungo (Biella), Barbara Cannetti di Corlo (Ferrara), Franca Monticello di Montecchio Precalcino (Vicenza), Francesco Paloschi di Mestre (Venezia) e Daniele Emmi di Belluno. Tutti ottimi racconti: ormai il livello raggiunto dal premio è eccellente e i giurati hanno avuto non poche difficoltà a scegliere tra i 75 racconti in concorso. Giuseppe Gilardino ha chiesto di leggere una poesia che parlava del sacrificio di tanti giovani proprio nelle terre venete durante la Prima Guerra Mondiale, a ricordo soprattutto del nonno scomparso vicino al Piave e al quale ha reso omaggio di persona in occasione della sua premiazione: la commozione è stata fortissima in sala e nessuno si è risparmiato negli applausi. Tra i premi speciali, il trofeo “Ugo Bettiol” per un racconto su un tema di particolare attualità, è andato a “Ponti sulla sabbia” di Giovanni Scanavacca di Lendinara (Rovigo), la “Rosa d’Argento alpino Carlo Tognarelli” per il racconto che ha come protagonista una donna è stato vinto da “Il giorno sbagliato” di Anna Rossetto di Preganziol (Treviso). Tra i tre premiati ci sono state delle belle sorprese. La giovanissima Martina Pastori (18 anni!) di Rho (Milano) ha conquistato il terzo posto con “Stelle di montagna”, un racconto sull’abbandono a causa della guerra, con la preghiera di una vecchia sulla tomba di colui che non potrà più tornare. È stata premiata con il trofeo di cristallo, la targa e un assegno di 500 euro di cui la metà, come da regolamento, sono state devolute in beneficenza: l’ente scelto è stato Emergency. Piazza d’onore per Simonetta Cancian di Fossalta (Venezia) con “Portatrici”, sul tema delle portatrici carniche, con un’esaltazione forte di questa figura, ma fatta con toni umili e delicati: per lei targa, trofeo e un assegno di 800 euro (di cui 400 assegnati all’Auser del suo paese, che assiste i malati e gli anziani vicini al loro ultimo viaggio). Il vincitore dell’edizione 2015 è Flavio Moro con lo splendido “Lettera dal crepuscolo”, un racconto drammatico in forma di lettera tra due commilitoni Internati Militari Italiani nei lager nazisti. Uno di loro è deceduto in un bombardamento e viene ricordato alla soglia della morte dal suo vecchio amico e commilitone. Tinte forti e cupe per un racconto emozionante e di grande valore morale, sulla dignità dell’uomo. Moro ha ricevuto l’assegno di 1.300 euro; andrà aun’Associazione del suo paese, Casnigo (Bergamo), che si occupa di persone povere e in difficoltà. Dopo le foto ricordo e la lettura integrale del racconto del vincitore, la cerimonia si è conclusa con le cante “Nikolajewka” e “Signore delle cime” da parte del coro “El scarpon del Piave” di Spresiano. Poi tutti a brindare nel piazzale dinanzi alle scuole per il veloce rinfresco preparato dal Gruppo e infine il “Panevin” di Arcade, il più grande e fastoso del Veneto, che ha raccolto anche quest’anno circa 10mila presenze per l’auspicio (pare buono) dell’anno appena iniziato. Un ringraziamento va reso al Gruppo organizzatore, con gli sponsor e i patrocinanti, assieme alla Sezione Ana di Treviso, alla giuria capitanata dall’inossidabile Lugaresi e al Comitato organizzatore gestito magistralmente da Pino Gheller. La 22ª edizione è già alle porte, con una premiazione speciale: in vista dell’Adunata nazionale a Treviso, l’edizione 2016 verrà solennizzata con una premiazione a Palazzo dei Trecento a Treviso il 5 gennaio 2017.

     

    Circa duecento i posti disponibili, troppo pochi rispetto al grande richiamo acquisito negli anni dal concorso. L’abile conduttore Paolo Mutton ha chiesto interventi brevi: ha parlato il Consigliere regionale Riccardo Barbisan, il sindaco di Arcade Domenico Presti, il Consigliere nazionale Ana gen. Renato Genovese, il vice Presidente sezionale Flavio Baldissera, e il Capogruppo Florindo Cecconato.

    Il giornalista Giovanni Lugaresi, Presidente della Guiria, ha ufficialmente aperto le premiazioni presentando i sette segnalati al merito per il loro lavoro: Adriano Stella di Spresiano (Treviso), Marta Azzaroli di Massa Lombarda (Ravenna), Giuseppe Gilardino di Pralungo (Biella), Barbara Cannetti di Corlo (Ferrara), Franca Monticello di Montecchio Precalcino (Vicenza), Francesco Paloschi di Mestre (Venezia) e Daniele Emmi di Belluno.

    Tutti ottimi racconti: ormai il livello raggiunto dal premio è eccellente e i giurati hanno avuto non poche difficoltà a scegliere tra i 75 racconti in concorso. Giuseppe Gilardino ha chiesto di leggere una poesia che parlava del sacrificio di tanti giovani proprio nelle terre venete durante la Prima Guerra Mondiale, a ricordo soprattutto del nonno scomparso vicino al Piave e al quale ha reso omaggio di persona in occasione della sua premiazione: la commozione è stata fortissima in sala e nessuno si è risparmiato negli applausi.

    Tra i premi speciali, il trofeo “Ugo Bettiol” per un racconto su un tema di particolare attualità, è andato a “Ponti sulla sabbia” di Giovanni Scanavacca di Lendinara (Rovigo), la “Rosa d’Argento alpino Carlo Tognarelli” per il racconto che ha come protagonista una donna è stato vinto da “Il giorno sbagliato” di Anna Rossetto di Preganziol (Treviso). Tra i tre premiati ci sono state delle belle sorprese.

    La giovanissima Martina Pastori (18 anni!) di Rho (Milano) ha conquistato il terzo posto con “Stelle di montagna”, un racconto sull’abbandono a causa della guerra, con la preghiera di una vecchia sulla tomba di colui che non potrà più tornare. È stata premiata con il trofeo di cristallo, la targa e un assegno di 500 euro di cui la metà, come da regolamento, sono state devolute in beneficenza: l’ente scelto è stato Emergency.

    Piazza d’onore per Simonetta Cancian di Fossalta (Venezia) con “Portatrici”, sul tema delle portatrici carniche, con un’esaltazione forte di questa figura, ma fatta con toni umili e delicati: per lei targa, trofeo e un assegno di 800 euro (di cui 400 assegnati all’Auser del suo paese, che assiste i malati e gli anziani vicini al loro ultimo viaggio).

    Il vincitore dell’edizione 2015 è Flavio Moro con lo splendido “Lettera dal crepuscolo”, un racconto drammatico in forma di lettera tra due commilitoni Internati Militari Italiani nei lager nazisti. Uno di loro è deceduto in un bombardamento e viene ricordato alla soglia della morte dal suo vecchio amico e commilitone. Tinte forti e cupe per un racconto emozionante e di grande valore morale, sulla dignità dell’uomo.

    Moro ha ricevuto l’assegno di 1.300 euro; andrà aun’Associazione del suo paese, Casnigo (Bergamo), che si occupa di persone povere e in difficoltà. Dopo le foto ricordo e la lettura integrale del racconto del vincitore, la cerimonia si è conclusa con le cante “Nikolajewka” e “Signore delle cime” da parte del coro “El scarpon del Piave” di Spresiano. Poi tutti a brindare nel piazzale dinanzi alle scuole per il veloce rinfresco preparato dal Gruppo e infine il “Panevin” di Arcade, il più grande e fastoso del Veneto, che ha raccolto anche quest’anno circa 10mila presenze per l’auspicio (pare buono) dell’anno appena iniziato.

    Un ringraziamento va reso al Gruppo organizzatore, con gli sponsor e i patrocinanti, assieme alla Sezione Ana di Treviso, alla giuria capitanata dall’inossidabile Lugaresi e al Comitato organizzatore gestito magistralmente da Pino Gheller. La 22ª edizione è già alle porte, con una premiazione speciale: in vista dell’Adunata nazionale a Treviso, l’edizione 2016 verrà solennizzata con una premiazione a Palazzo dei Trecento a Treviso il 5 gennaio 2017.