Le risposte che cercavamo

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    «Lo scorso anno ci chiedevamo come l’Associazione avrebbe affrontato il centenario della Grande Guerra. Oggi, abbiamo avuto le risposte che cercavamo». Sono queste le parole pronunciate da un referente che ben sintetizzano il convegno annuale dei Referenti per il Centro Studi Ana tenutosi, quest’anno, a Como. Il programma della giornata era particolarmente ricco, quindi dopo i brevi saluti di rito del Presidente della Sezione di Como, Enrico Gaffuri, che ha magistralmente diretto i suoi alpini nell’organizzazione di questo evento, si è passati subito ad affrontare gli argomenti all’ordine del giorno.

     

    Il Consigliere nazionale Mauro Azzi ha presentato il progetto “Su le nude rocce sui perenni ghiacciai. Dalla storia al mito. Gli Alpini nella Grande Guerra”, un ciclo di cinque conferenze ad alto livello, una all’anno, che terminerà nel 2019 con il Centenario di fondazione dell’Ana. Quindi, Renato Cisilin ha illustrato l’attività di custodia e manutenzione svolta dall’Ana, a seguito di un accordo con Onor Caduti, in cinque sacrari: Cima Grappa, Redipuglia, Oslavia, Fagaré della Battaglia e Castel Dante a Rovereto.

    Queste aree monumentali, risalenti agli anni Trenta, sono sottoposte a vincoli architettonici e paesaggistici che rendono il loro mantenimento particolarmente complesso. Anche in questo ambito, tuttavia, i nostri volontari hanno saputo farsi apprezzare garantendo la manutenzione ordinaria e l’apertura al pubblico nei fine settimana. Cristina Silvani, responsabile della catalogazione delle biblioteche dell’Associazione, ha illustrato la situazione attuale: 34 le Sezioni attivamente collegate al sistema, 22.000 i volumi catalogati. Le Sezioni che hanno già inserito i libri potrebbero ora iniziare a censire documenti e fotografie, materiali il più delle volte unici.

    Cristina si è resa disponibile a visitare le realtà che non hanno ancora iniziato o che hanno dei dubbi sull’utilizzo del software Bibliowin. Ha preso poi la parola Mauro Depetroni raccontando l’idea della mostra “La quiete violata” sul Centenario della Grande Guerra. Una realizzazione pensata dal Centro Studi e creata come valido strumento per Gruppi e Sezioni. Si tratta di 12 roll up facilmente trasportabili dei quali dieci raccontano in maniera didascalica la Grande Guerra, uno è dedicato alla nascita dell’Ana e un altro al progetto rivolto alle scuole “Il Milite… non più ignoto”. La mostra ha riscosso un immediato successo dimostrando la sua validità e la felice intuizione da parte del Centro Studi.

    Spazio quindi al dibattito e all’intervento conclusivo del Presidente nazionale Sebastiano Favero. Il pomeriggio è stato interamente dedicato al progetto de “Il Milite… non più ignoto”. Gianluca Marchesi e per la parte più tecnica Ima Ganora, hanno illustrato in maniera particolareggiata tutti i passaggi da seguire per la registrazione delle scuole sul portale www.milite.https://www.ana.it fugando molti dubbi sulle modalità di inserimento dei dati.

    È questo un progetto prioritario per l’intera Associazione di alto valore morale che, se divulgato capillarmente, permetterà ai ragazzi di realizzare una indagine storica preziosa perché lontana e ormai quasi dimenticata. Un’occasione anche per l’Ana che entrando nelle scuole si confronterà con le nuove generazioni che riservano, molto spesso, belle sorprese come il messaggio lasciato da uno studente, dopo un incontro con gli alpini della Sezione di Padova: «Il presente ha un debito con i soldati Caduti, noi siamo i loro eredi».

    L’incontro si è concluso con una breve relazione sul Museo storico degli Alpini del Doss Trent, da parte di Luciano Rinaldi. Una giornata ricca di contenuti che crediamo abbia soddisfatto tutti, la Commissione Centro Studi e, cosa più importante, i Referenti. Non resta ora che rimboccarsi le maniche e continuare, con rinnovato vigore, a perseguire l’insegnamento dei nostri Padri fondatori.