Latina ha fatto il bis

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    Dopo averci accolto per l’Adunata nazionale ecco che nuovamente la sezione di Latina si propone per un appuntamento importante: il raduno del 4° Raggruppamento. Ed ecco il bis, accoglienza calorosa, da parte degli alpini ma prima di tutto dalla città. Contemporaneamente impegnata in altre tre rilevanti manifestazioni la cittadina ha dato la sua calorosa partecipazione alla nostra presenza, per tutte e tre le giornate.

    Di tre giorni alpini parliamo, con un tempo splendido ed i primi arrivi dal venerdì, le iniziative si sono susseguite alternando le fanfare per le strade della città durante la sera, la rassegna di cori, 16ª Rassegna Canti della Montagna, al teatro D’Annunzio presentata dalla giornalista Dina Tomezzoli. I concerti tra teatro ed altre “location” ci hanno permesso di ascoltare il coro Stella del Gran Sasso (L’Aquila), il coro ANA di Latina diretto dal maestro Roberto Stivali, la corale polifonica Città di Pontinia, maestro Roberta Cappuccilli, la Corale Cordenonese, maestro Roberto Cozzarin, il coro Cima Verde (Trento), maestro Gianluca Zanolli e il coro Plinius di Adria (Rovigo), maestro Antonella Pavan. La serata di gala è stata organizzata anche per la raccolta di fondi per “Una casa per Luca” e per la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Latina.

    Ovviamente la sfilata per il Corso della Repubblica la domenica mattina. In ogni occasione alpini e cittadini presenti, le strade, la Messa sul sagrato della chiesa di San Marco con la cornice di un suggestivo tramonto, i cori venuti da tutta Italia nel teatro gremito. La partecipazione delle autorità civili e militari: tra i presenti il vice presidente nazionale Luigi Bertino, i consiglieri nazionali Fabrizio Balleri e Salvatore Robustini, il prefetto Antonio D’Acunto, il questore Alberto Intini e il sindaco Giovanni Di Giorgi.

    Appuntamento atteso e partecipato da circa 7.000 alpini da moltissime Sezioni, del 4° raggruppamento ma anche da Sezioni “nordiche” e lontane. Appuntamento che in vari momenti ha sottolineato lo spirito alpino di vicinanza tra veci e bocia, tra nord e sud e il valore della memoria e del ricordo. Lo hanno fatto i reduci che hanno sfilato domenica mattina, lo hanno fatto gli alpini veneti che si sono ricongiunti a parenti ed amici venuti a rendere fertile ed accogliente la palude pontina, lo ha fatto la Protezione civile con i cinofili, le unità di soccorso i mezzi ed i volontari, lo ha fatto lo speaker durante una mattinata piena di alpini che sfilavano.

    Nel contesto delle varie manifestazioni è stata data importanza alla ricorrenza della tragedia del Vajont con la commozione di tutti. E quindi brava Latina ma ringraziando uno per tutti, senza correre il rischio di dimenticare qualche nome, bravo presidente Corradetti!

    Andrea Mazzini


    I referenti del Centro Studi: una rete di scambio di iniziative e progetti

    A Latina, in occasione del raduno del 4° Raggruppamento, si sono incontrati anche i referenti del Centro Studi ANA delle sezioni del centro-sud Italia. Erano presenti 5 sezioni su 12. Il vice presidente nazionale Luigi Bertino ha illustrato le prospettive del Centro Studi e i progetti in corso sottolineando l’importanza di costituire all’interno di ogni Sezione una Commissioni Cultura che si occupi di tutto ciò che riguarda la nostra storia e la nostra tradizione, così da tramandarle ai giovani.

    Si è parlato dei progetti in corso, del “Baule di Famiglia” (una ricerca all’interno della famiglia, riservata ai ragazzi delle scuole, per recuperare documenti e foto storiche) e del nuovo strumento per catalogare i libri delle biblioteche sezionali. Riguardo al Libro Verde, Bertino suggerisce l’utilità di avvalersi di più alpini per annotare, di volta in volta, le varie attività dei gruppi e arrivare a fine anno con il format completato. Il punto centrale su cui si è focalizzato il dibattito, resta tuttavia, l’importanza di creare una rete, tra tutte le Sezioni e il Centro Studi ANA, affinché vi sia uno scambio di idee, di iniziative e di nuovi progetti. Solo così si potrà garantire la diffusione della cultura alpina.