LA SPEZIA – Alpini e marinai in concerto

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    Non era ancora terminata l’emergenza per l’alluvione in Liguria e Toscana per la quale i nostri volontari ed i ragazzi in armi stavano dando davvero tanto che è nata l’idea di un evento che potesse in qualche modo rappresentare la fase conclusiva di questo impegno e l’inizio di una nuova speranza per quei territori martoriati. Ma l’evento, per essere davvero rappresentativo della realtà, doveva essere congiunto, doveva cioè vedere come protagonista l’ANA ma anche i nostri ragazzi in armi che stavano lavorando con lo stesso spirito e con il medesimo slancio. Di qui l’idea di un concerto – finalizzato alla raccolta di fondi a favore delle popolazioni alluvionate – di una nostra realtà corale e di una fanfara militare in modo da rendere evidente l’impegno e lo spirito comuni.

     

    Dopo l’entusiastica adesione del Comando Truppe alpine e della brigata Taurinense anche la Marina Militare ha chiesto di poter partecipare in ragione dell’impegno profuso dai suoi uomini nell’opera di soccorso ed assistenza. E così al Teatro Civico di La Spezia alla presenza del prefetto e del sindaco, il coro ANA Soreghina della sezione di Genova, la fanfara della brigata Taurinense e la banda compartimentale della Marina Militare hanno dato vita ad una bella serata. Dopo i saluti di rito del sindaco, dell’ammiraglio Campregher, del gen. Ranieri, il vice presidente nazionale Bertino ha annunciato che la nostra Associazione intende lasciare un segno del passaggio dei nostri volontari.

    Un’opera sociale che porti anche una nota di speranza per una veloce rinascita di un territorio tanto bello quanto martoriato. La serata diretta dalla grazia e professionalità di Lucetta Rossetto è iniziata con un percorso di canti alpini magistralmente eseguiti dal coro Soreghina ed è proseguita con le due fanfare posizionate assieme sul palco che si sono simpaticamente sfidate in una sorta di duello all’ultima marcia. Ne è risultata una serata davvero speciale che ha toccato i cuori ed ha nuovamente acceso i riflettori su un territorio che ha necessità di non essere dimenticato.

    Come da antica tradizione alpina la serata era ad ingresso libero… ma con uscita a pagamento. Al termine, infatti, si è svolta una raccolta di fondi che saranno utilizzati per la realizzazione di un’opera che proprio in questi giorni si sta valutando che, siamo certi, gli alpini sapranno realizzare con il solito impegno e con lo spirito di sempre.

    Cesare Lavizzari