La memoria conservata

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    Lo scorso settembre sul Monte Bernadia, sopra Tarcento (Udine), si è tenuto il 58º incontro presso il sacrario del monumento faro della Julia che ricorda la gloriosa Divisione alpina, e nel contempo custodisce le salme di cinque Caduti della Grande Guerra e di un Caduto della Campagna di Grecia. A differenza delle passate edizioni, che di norma si tengono la prima domenica di settembre, quest’anno la cerimonia ha avuto luogo la domenica seguente, per dar modo alla nostra Sezione di partecipare alla cerimonia della posa di una targa ricordo al Bosco delle penne mozze di Cison in Valmarino, assieme alla Sezione di Roma.

    Era il sedici settembre del 1956, quando, sulla spianata del costruendo Faro, una moltitudine di persone si ritrovò davanti all’erigenda costruzione, fittamente circondata da un’armatura lignea, sovrastata dal tricolore. Tra le fitte travi dell’impalcatura, s’intravvedeva già la cappella alla base del monumento. L’allora Sottosezione di Tarcento con la collaborazione dei Gruppi della zona, guidati dall’infaticabile tenente colonnello Enrico Mattighello, aveva preparato ogni cosa con cura e la cerimonia ebbe un discreto successo, sia in termini di affluenza che di devozione.

    Successo che, pur con il trascorrere del tempo, si perpetua anno dopo anno. In una bella giornata di sole al 58º raduno alpino, organizzato dal Comitato monumento faro Julia Monte Bernadia, c’erano i labari d’Associazioni d’Arma, i vessilli e un nutrito numero di gagliardetti, schierati lungo la scalea del sacrario.

    Alla base del monumento erano presenti i gonfaloni dei Comuni di Tarcento e Nimis con i loro rappresentanti, la Medaglia d’Oro al V.M. Paola Del Din Cargnelli, i genitori del capitano Massimo Ranzani, caduto in Afghanistan nel 2011, il comandante della Julia gen. Paolo Fabbri, i comandanti dell’8º Alpini, col. Giuseppe Garfagna, e del 3º artiglieria da montagna col. Enzo Ceruzzi, il consigliere regionale Franco Jacop, l’assessore della Provincia di Udine Beppino Govetto e alcune rappresentanze comunali del circondario. Dopo l’alzabandiera, alla presenza della fanfara della Julia e di un picchetto armato dell’8º Alpini, si sono tenute le allocuzioni delle autorità, con il Consigliere nazionale Renato Romano che ha portato il saluto del Presidente dell’Ana Sebastiano Favero e del Consiglio Direttivo Nazionale, impegnati a Gemona per le celebrazioni del 40º del terremoto.

    Il cappellano militare don Giuseppe Cangiu ha celebrato la Messa, accompagnata dal coro alpino Monte Bernadia. La lettura della Preghiera dell’Alpino e la deposizione di una corona d’alloro alla cripta del Monumento sono stati l’ultimo atto della cerimonia. Pur con un sensibile calo di presenze, dovuto alla sovrapposizione con altri appuntamenti alpini, questo 58º incontro ha avuto un bel finale con l’intrattenimento del coro Monte Bernadia e la visita alla mostra storica sui “Friulani nella Guerra 1915-’18”, esposta all’interno del vicino forte di Monte Lonza.

    Paolo Montina

    paolo.montina@alice.it