La conferenza stampa dell'Adunata con la presentazione del Libro Verde della Solidariet

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Sono ormai non meno di ottantamila gli alpini arrivati a Bassano e dintorni, con un ritmo che fa pensare ad un massiccio afflusso di penne nere probabilmente superiore alla media delle Adunate nazionali. Del resto non potrebbe che essere così, visto ciò che Bassano significa per tutti gli alpini: il Ponte, il Grappa e il Pasubio, il tempo in cui, novant’anni fa, la città ospitava il comando militare di questo importante settore delle nostre linee. In mattinata si è svolta la conferenza stampa, ospitata alle Bolle della Nardini.

Con il presidente nazionale Corrado Perona, c’erano il presidente della Regione Giancarlo Galan il generale di divisione Bruno Petti, comandante delle Truppe alpine, il sindaco Gianpaolo Bizzotto, il presidente del Centro Studi ANA Silvio Botter, il col. Paolo Casagrande presidente del Comitato organizzatore dell’Adunata, il generale Maurizio Gorza, responsabile della Protezione Civile ANA, forte di 13mila volontari divisi in 4 raggruppamenti, Vittorio Brunello, direttore de L’Alpino, il mensile nazionale associativo e Giangaspare Basile, caporedattore del giornale.

Il forte legame della città e del Monte Grappa agli alpini, l’anniversario del 90º della fine della Grande Guerra, il legame con gli alpini in armi e la continuità della storia degli alpini così strettamente legata a quella dell’Italia sono stati il comune denominatore degli interventi conclusi con quello del presidente nazionale Perona, che alla domanda di un giornalista sul significato, oggi, di una adunata degli alpini, ha risposto: Avevamo bisogno di venire a Bassano, dopo essere stati ad Asiago, cioè sull’Ortigara e a Cuneo, altra terra di alpini. Ed ha concluso con un ricordo, quello di una foto di famiglia scattata nel ’48 alla cerimonia della inaugurazione del Ponte ricostruito dagli alpini, con, sulla sponda destra, un alpino in piedi: suo padre.

Chissà cosa direbbe se sapesse che suo figlio è il presidente degli alpini , ha detto commosso, tra gli applausi. Un importante momento della conferenza stampa è stata la presentazione, da parte di Silvio Botter e del consigliere nazionale Cesare Lavizzari, del Libro Verde della Solidarietà 2007. Si tratta del lavoro che gli alpini hanno svolto a favore della comunità nella protezione civile, nella solidarietà, in cento e cento situazioni in cui c’era bisogno di un aiuto.

La sintesi di questi interventi si traduce in un milione e 568 mila ore di lavoro volontario, 6 milioni di euro in denaro raccolti e devoluti a progetti solidali, per un valore totale (calcolato per difetto sulla paga oraria di un operaio non specializzato) di circa 49 milioni di euro. E questo nonostante soltanto meno della metà dei 4308 gruppi delle 81 Sezioni abbia inviato alla Sede nazionale i dati dei rispettivi interventi.

Il Centro studi dell’ANA ha censito 15.355 operazioni di intervento solidale, dei quali il 28,68 è stato a favore delle comunità in cui agiscono i Gruppi ANA, il 10,70 per enti benefici, il 4,26 per il Banco alimentare, il 4,11 per la Protezione civile.

La Protezione civile dell’ANA dispone anche di 113 unità cinofile (per la ricerca di persone sepolte da macerie o valanghe e per il salvataggio in mare e di un ospedale da campo del terzo livello, unico in Europa, che a Bassano ha due posti di intervento d’urgenza, in collaborazione con le strutture sanitarie locali.

Domani l’alzabandiera, alle 8 in piazzale Cadorna, segnerà l’inizio ufficiale dell’Adunata, seguito dalla deposizione di una corona al monumento ai Caduti di tutte le guerre. Alle 10,45 solenne cerimonia al Sacrario del Grappa, con celebrazione di una S. Messa.

Nel pomeriggio l’incontro del presidente nazionale Perona con i presidenti delle sezioni all’estero, quindi, alle 19,30 l’arrivo della Bandiera di Guerra del 7º reggimento Alpini.