La carica dei cinquemila in aiuto all’Emilia

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    I volontari ANA continuano con inesauribile attaccamento la loro attività in Emilia, nei luoghi interessati dal terremoto, alimentati, nel loro impegno di solidarietà, da riconoscimenti di affetto e da manifestazioni di amicizia, espressi, con diverse modalità, dalla popolazione che incontrano. La Protezione Civile ANA è presente dal 20 maggio e sono stati circa 4.500 i volontari coinvolti nel sostentamento operativo della struttura della Colonna mobile ANA e di quelle regionali.

     

    Riusciamo a mantenere le nostre posizioni con continuità e competenza: è vero che è iniziata anche la smobilitazione, ma le attività continuano nei magazzini e depositi per la sistemazione e verifica delle attrezzature, mezzi e materiali utilizzati, pronti per altre emergenze ed esercitazioni. Profonde, e ancora in fase di approfondimento, sono le valutazioni sull’attività che ci ha impegnato. Per ora ne voglio rimarcare una sola che evidenzia la vitalità e il sicuro futuro associativo.

    I capi campo che gestiscono le strutture di accoglienza degli ospiti sono sempre stati scelti dai coordinatori di Raggruppamento in accordo con le Sezioni. Ho potuto rilevare, ma in maggior misura lo ha potuto fare Michele Longo – segretario nazionale della nostra P.C. che puntigliosamente verifica la consistenza e operatività dei volontari che gestiscono i campi – che, oltre alla presenza di capi campo con esperienze consolidate e sperimentate, ci sono stati molti giovani che portano vivacità, capacità di sintesi, dinamismo ed efficienza.

    Questo il lavoro svolto dai vari Raggruppamenti:

    SEZIONI DEL 1° RGPT

    Cinque volontari ANA hanno alimentato il campo di accoglienza della Regione Liguria di San Biagio, venti quello della Regione Valle d’Aosta di Mirandola, mentre un maggiore impegno è stato richiesto ai nostri volontari nel supporto alla Regione Piemonte, sia nella partecipazione alla gestione del campo di Mirandola 1 e 2, ma anche con diversi autisti per i trasporti. Tutte le Sezioni di questo raggruppamento hanno condiviso con grande responsabilità il supporto alla gestione dei campi di accoglienza della colonna mobile ANA di Cento, ma con maggiore carico, quello di Finale Emilia-Campo sportivo, evidenziando una capacità di risposta e di superamento delle difficoltà e degli imprevisti. Ad oggi sono circa 450 i volontari intervenuti per l’emergenza, con turni settimanali.

    SEZIONI DEL 2° RGPT

    Il cosiddetto “cratere” del sisma appartiene a questo Raggruppamento e l’impegno profuso dai volontari delle sezioni emiliane è stato vigoroso, specialmente dal punto di vista organizzativo, quale supporto e riferimento locale della Sede Nazionale. La Regione Emilia Romagna ha assegnato in modo esclusivo alle sezioni ANA regionali, il campo di accoglienza di Finale Emilia “Robinson” che è stato uno dei primi ad essere operativo e sarà, sempre per scelta regionale, l’ultimo a chiudere. Ad oggi sono circa 2000 i volontari che si sono alternati per l’emergenza con turni, per la vicinanza delle sede stanziali, di limitata durata. Nelle prime fasi sono stati gestiti esclusivamente con le risorse sezionali anche i Campi di Reno Centese e quelli delle frazioni di Casumaro e Pandurera. Altro campo di accoglienza nel Comune di Finale Emilia è stato quello allestito al “campo sportivo” il 20 maggio e di gestione della Colonna mobile ANA; è chiuso dal 30 agosto e sono oltre 700 i volontari, provenienti da tutti i Raggruppamenti, che sono intervenuti per l’emergenza, sempre con turni settimanali. Le sezioni di questo Raggruppamento (in modo esclusivo quelle lombarde) hanno anche installato e gestito per conto della Regione Lombardia il campo di accoglienza di Moglia, chiuso il 31 luglio. In questo caso i volontari che hanno partecipato, con turni settimanali, sono stati circa 300.

    SEZIONI DEL 3° RGPT

    Abbondante impegno di uomini e attrezzature anche di questo Raggruppamento. I volontari della sezione di Trento hanno sostenuto con perizia e capacità i Campi di accoglienza della Provincia di Trento ubicati a San Felice sul Panaro e a Rolo (quest’ultimo è stato chiuso a fine giugno). In questi sono circa 450 i volontari intervenuti, con turni settimanali. Altri volontari ANA, sempre del 3° Raggruppamento hanno allestito e partecipato alla gestione di un altro campo di accoglienza sotto l’egida della Regione Veneto, ubicato sempre a San Felice sul Panaro, chiuso l’8 settembre e 100 i volontari intervenuti. Apprezzabile poi l’impegno dei 500 volontari delle Sezioni del Friuli Venezia Giulia che hanno allestito e partecipato alla gestione dei campi di accoglienza della Colonna mobile della Regione Friuli Venezia Giulia di Mirandola 1 e 2. Altri volontari di questo Raggruppamento hanno anche curato i campi della Colonna mobile ANA di Cento e di Finale Emilia.

    SEZIONI DEL 4° RGPT

    Due volontari della sezione di Massa Carrara sono stati impegnati al seguito della Regione Toscana nel campo di accoglienza di San Possidonio (Modena), dove altri due volontari della sezione di Firenze sono intervenuti con la Provincia di Firenze, mentre otto volontari sono stati coinvolti con la Regione Molise nel campo di accoglienza di Medolla. Rilevante impegno è stato offerto alla Regione Abruzzo da parte della sezione Abruzzi con la gestione del campo di Cavezzo. Ad oggi sono circa 450 i volontari intervenuti.

    OSPEDALE DA CAMPO ANA

    Un’aliquota specialistica dell’Ospedale da Campo (radiologiadiagnostica) è intervenuta a supporto dell’Ospedale di Mirandola. L’operatività è terminata il 27 agosto.

    È facile constatare che l’impegno della P.C. dell’ANA – contribuendo al sostegno logistico ed organizzativo delle Colonne Mobili Regionali – è stato oltremodo articolato e diffuso. Quando l’intervento in Emilia sarà completato diverrà oggetto di particolare analisi e valutazione.

    Giuseppe Bonaldi