L’ITALIA DEL SILENZIO

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    Il 10 agosto del 1946, alla conferenza di pace a Parigi, Alcide De Gasperi chiese alle quattro grandi potenze di trattare non con l’Italia del fascismo ma con la nuova Italia, quella antifascista, delle migliaia di soldati italiani caduti combattendo i tedeschi, della Resistenza, delle migliaia di vittime delle atroci ritorsioni dei soldati del Reich. Il diaframma che divide – per certi versi ancor oggi – la vecchia Italia dalla nuova è rappresentato da una data: l’8 settembre 1943. Un anniversario quasi rimosso dalla coscienza degli italiani, trascorso in un silenzio politicamente corretto, che fu celebrato solo dall’allora presidente della Repubblica Azeglio Ciampi che con meritevole intento di pedagogia civile lo indicò come il giorno della rinascita dell’Italia. Lo storico Gianni Oliva, nel suo recente saggio L’Italia del silenzio analizza questa “giornata più lunga” partendo da lontano, dalla caduta del fascismo (25 luglio 1943) alla firma dell’armistizio.

    Nel mezzo, la dissoluzione dell’Esercito abbandonato senza ordini, la fuga del re e dei generali, l’invasione delle Divisioni tedesche, la capitolazione di Roma. Ma anche il sacrificio dei soldati italiani a Cefalonia e Corfù e, in altri fronti, le centinaia di migliaia di soldati rifiutatisi di combattere a fianco dell’ex alleato e internati in Germania, l’inizio della lotta armata in un’Italia divisa in due. Eppure, afferma Oliva, la convergenza delle forze di sinistra e di centro nel valorizzare la lotta di liberazione come momento fondante della nuova Italia non significa anche una memoria comune. C’è ancora la tendenza a considerare la storia non come scienza che ricostruisce asetticamente avvenimenti ma in chiave giudiziaria, con la scansione fra chi ha vinto, da esaltare, e chi ha perso, da demonizzare. Che esalta qualche ricorrenza e ne rimuove qualche altra. Il risultato, conclude Oliva, è una memoria fragile incapace ancora oggi di essere condivisa. (g.b.)

    GIANNI OLIVA

    L’ITALIA DEL SILENZIO – 8 settembre 1943. Storia del Paese che non ha fatto i conti con il proprio passato

    Pagg. 179 – euro 19,50, Arnoldo Mondadori Editore – Collezione Le Scie www.librimondadori.it