Il Papa in copertina

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    Bella la foto in copertina del nostro caro giornale. C’è il Papa sorridente, c’è il cappello alpineggiante, quello adatto per il carnevale, ma non è ritratto il cervello del proprietario del cappello, del fotografo e di chi ha pensato di mettere la foto in copertina. Tre cervelli in sintonia. Bella l’idea del batuffolo pronto a testimoniare il dileggio, ma utile in casi di emergenza. Ad esempio nel caso di un attacco di emorroidi.

     

    Tanto dileggio più, dileggio meno, cosa cambia. Il tricolore deve campeggiare ovunque anche tra le chiappe di un misero alpino. Il nostro caro cappello alpino quello senza stupidaggini che indossavano i nostri alpini in guerra e ci morivano. Chissà cosa direbbero se potessero vedere. Letto bene? Immagino il direttore che comincia a impostare una risposta arrampicandosi sui vetri elaborando buffe acrobazie per convincerci di avere torto. Infine mettendo a punto una risposta che offende le nostre intelligenze. E poi i satrapi dell’Associazione hanno sempre ragione. Guardo la copertina e penso: vergogna, vergogna, vergogna. Che tristezza.

    Gaetano Alberti, Biella

    Caro Gaetano, tu sei indignato per quello che c’è sopra la testa, io per quello che c’è dentro la tua.