I temi caldi: futuro associativo e soci aggregati

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    Nel pomeriggio di venerdì 11 maggio, presso la sala principale del Comune di Bolzano, ha avuto luogo l’incontro tra il consiglio direttivo dell’ANA e le rappresentanze delle Sezioni e Gruppi autonomi all’estero. A presiedere l’incontro è il delegato ai contatti con le Sezioni all’estero Ferruccio Minelli, essendo il presidente Perona impegnato in altra manifestazione. Sono presenti il vice presidente vicario Sebastiano Favero, il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e numerosi consiglieri nazionali. Fatto l’appello delle Sezioni presenti, Minelli esordisce sottolineando l’importanza della riunione in quanto è l’unico momento in cui è possibile trattare i problemi che emergono da una realtà così vasta e complessa come quella degli alpini che vivono all’estero. E conclude: “I problemi voi li vivete, noi li conosciamo”.

     

    Si apre a questo punto il dibattito con vari interventi. Ne riportiamo alcuni. Bisinella, Montréal (Canada) pone il quesito che da tempo circola in Italia e probabilmente con maggior forza all’estero sul futuro associativo e sul ruolo dei soci aggregati. Il rappresentante di Windsor apprezza l’iniziativa delle borse di studio che coinvolgono studenti di famiglie alpine e auspica che su internet venga data in versione inglese almeno parte delle nostre informazioni. Benazzo, sezione Balcanica-Carpatica- Danubiana, annuncia che su indicazione del vice presidente vicario Sebastiano Favero si sta costituendo il gruppo di Ungheria. Ricorda come l’annuale riunione delle sezioni europee nel 2011 si sia svolta a Sofia, dove egli regge l’Ambasciata d’Italia, e annuncia che alla sfilata di domenica ci saranno rappresentanze di associazioni estere. Caretti, Argentina, chiede di precisare meglio il ruolo dei soci aggregati e invita a capire la trasformazione imposta dal tempo senza con questo perdere la tradizione alpina.

    Degli Esposti, Cile, porta il saluto dei suoi alpini all’Italia. Scarso, ambasciatore emerito, sottolinea i cambiamenti dei flussi emigratori e di conseguenza il fatto che molti giovani qualificati professionalmente lavorano all’estero. Dovrebbero poter iscriversi nei paesi dove lavorano. Don Graziano Colombo segnala come in Romania ci siano decine di migliaia di aziende italiane e pertanto un diverso modo di agire nella vita associativa. Ci sono ancora realtà dove l’emigrazione di qualche secolo fa ha lasciato tracce, anche linguistiche oltre che di costume. Bisogna andare a cercarle e dare loro dignità culturale. L’alpinità inoltre si può diffondere tramite le biblioteche esistenti a Bucarest. Libralesso, Uruguay, Querin, coordinatore delle sezioni in Australia, Covati, New York, Pascolini, Hamilton portano il saluto dei tanti alpini sparsi nel mondo.

    A conclusione dell’incontro prende la parola Sebastiano Favero per informare che la sezione Brasile sta muovendosi nella direzione giusta sia sotto l’aspetto organizzativo che su quello della ricerca dei soci. Quindi risponde ai numerosi quesiti posti e si sofferma in particolare sul tema dei soci aggregati. Ricorda che Perona sta facendo un giro d’incontri presso tutte le sezioni d’Italia per raccogliere idee, proposte, indicazioni in modo che quando nel prossimo futuro si aprirà il dibattito sui cambiamenti necessari a mantenere viva la nostra Associazione sarà disponibile un supporto importante di documenti che aiuteranno a trovare una soluzione compatibile con le esigenze dei tempi, che cambiano, e la necessità di restare fedeli ai nostri valori. v.b.