Grazie Generale

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    “Morto un Papa se ne fa un altro”, si usa dire ma non sempre è così; nel nostro intimo “io” ogni persona trova un suo posto ed alcuni… più in alto! Sono appena tornato dalla cerimonia del cambio del comandante delle Truppe Alpine. Non è la prima. Abitando a Bolzano e facendo parte dell’omonima Sezione, di comandanti ne ho conosciuti diversi: ottimi e amichevoli rapporti ma sempre con quella sottile linea di distacco data dalla posizione, dal grado, dall’essere militari! Federico Bonato, e non me ne voglia se lo indico così senza il titolo militare, prima di essere un generale, prima di essere il Comandante delle Truppe Alpine, era ed è un uomo di grande cordialità e disponibilità.

     

    Forse metteva più soggezione la sua cortesia che la penna bianca che portava… Lo ricordo al raduno del 2º Raggruppamento a Desenzano del Garda scendere dal palco mentre io già tornavo indietro con il nostro vessillo piegato e dirmi semplicemente “fumiamoci una sigaretta, anche un comandante ogni tanto ha bisogno di riposare!” o alla richiesta di poter fare il raduno nazionale del Gruppo di artiglieria da montagna Verona nella caserma Huber di Bolzano il suo “ovvio, non c’è problema!” arrivando anche con sorpresa, alla data prescelta, a salutare i tanti partecipanti e dando maggior lustro al raduno. Così sui due piedi, senza burocrazia o altro che ci dividesse. Sicuramente passeranno altri ottimi comandanti ma al gen. Bonato, tramite il nostro giornale, vorrei dire grazie, per quello che ci ha dato, per la sua umanità e la sua simpatia, per quello che ha lasciato a Bolzano a tutti gli alpini in armi e in congedo, per la cortesia con la quale mi ha sempre trattato anche se sono un artigliere… e qui si divertiva a non considerarmi alpino!

    Francesco Ramini, Sezione Bolzano

    Caro Francesco, grazie di queste considerazioni. Tutti i comandanti delle Truppe Alpine che ricordo si sono rivelate degnissime persone, da portare dentro con stima e riconoscenza. Ma anch’io porto nel cuore Federico Bonato in maniera speciale. Con lui le distanze non si avvertivano mai e lo spirito di Corpo fioriva spontaneo, a prescindere dal colore della penna. Al generale Bonato auguriamo grandi cose nel nuovo prestigioso incarico, sicuri di avere in lui un punto di riferimento indiscutibile e fraterno.