Grazie direttore

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    Mandi. Concedetemi il saluto in Friulano. Tornando a casa in un’ora poco ortodossa trovo all’ingresso L’Alpino di novembre e… decido di leggere l’editoriale di Bruno Fasani. Mi incuriosisce l’inizio… continuo nella lettura. Le righe appassionano sempre di più. Data l’ora, forse il ragionamento limpido e fluido lascia il tempo che trova, ma è straordinario il messaggio, diverso dal solito e molto forte.

    Mi sento di esprimere la mia condivisione, e ringrazio per la riflessione che proponete, credo fra l’altro, non retorica e banale. La storia è maestra di vita dicevano gli antichi, ma così non è. I giovani nell’Associazione sono giocoforza sempre meno. Io mi sento di trasmettere questo messaggio sin da subito a mio figlio che probabilmente Alpino non sarà nella divisa ma spero con la testa e con il cuore sì. Grazie.

    Roberto Calligaris – gruppo di Cividale Centro

    È solo guardando bene in faccia la realtà che è possibile cambiare il corso della storia. Oggi ci lamentiamo per il clima di violenza e di insicurezza con il quale ci dobbiamo misurare tutti i giorni. C’è poi la minaccia di una violenza che viene dall’estremismo islamico, la cui ferocia è senza misura. Ritengo che l’unico modo per far fronte a questa emergenza sia quello di rafforzare la nostra identità e il senso di reciproca appartenenza, evitando atteggiamenti rinunciatari, benché siano spesso accreditati come gesti di democrazia.