Grazie alpini!

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    Niente succede per caso: il primo ottobre, ero ad Ascoli Piceno per il raduno degli alpini del 4º Raggruppamento. Per visitare la città eravamo andati fuori dal giro turistico del centro storico. Ero con Marco Di Silvestro e Panfilo Faccia, naturalmente con il cappello alpino, e mentre attraversavamo una piazza, una donna è uscita da un negozio, prima ci ha salutato timidamente con una mano e poi si è messa ad applaudire dicendo: bravi alpini.

     

    Incuriosito mi sono fermato e le ho chiesto il perché di quell’applauso e lei: «Per quello che avete fatto ad Amatrice». Al che non ho potuto fare a meno di dirle che eravamo stati fra i primi ad arrivare ad Amatrice e che avevamo tirato fuori dalle macerie due persone vive e, purtroppo quattro morti e che Panfilo era appena tornato dalla tendopoli di Montereale. Ci ha buttato le braccia al collo e fra le lacrime ha detto che era una terremotata. Non sono riuscito più a parlare e non trovo parole per commentare l’episodio. Ad Ascoli c’erano oltre diecimila alpini e questa signora va a scegliere proprio noi tre.

    Francesco Scipione, Sezione Abruzzi

    Caro Francesco, senza nulla togliere al valore di voi tre, l’abbraccio della signora è un atto di stima e di affetto verso tutta l’Ana. Voi l’avete sentito fisicamente, noi tutti moralmente.