Gli alpini mi riconciliano col mondo

    0
    42

    Ostriche, zoccole, truffe e ricatti. Messi bene in Italia, eh? Ma poi entro nel mio ospedale, l’ospedale dei bambini Regina Margherita, un sabato mattina e vedo un mare di gente di tutte le età – perfino diversi ottantenni – che stanno imbiancando, dipingendo le aree comuni.

    Tanti hanno magliette, jeans e felpe anonime, qualcuno ha un cappello strano, a punta, con una penna. Tutti sorridenti. Salgo al piano di sopra… stessa roba, scendo giù… ancora meglio: i dettagli con piccoli pennelli e con gente che ride e si prende in giro. I bambini e i loro genitori nei reparti che sorridono e si fanno fotografare con questi ragazzoni. Ma chi sono? Poi lo scopro: quaranta alpini che hanno deciso di dare una mano a noi, all’ospedale dei bambini, quaranta cuori grandi così, ottanta braccia che si fanno un mazzo così per aiutare i bambini. Fantastico! E poi mi metto a scrivere due righe e, dalla finestra del mio studio, li sento cantare le loro canzoni. Ma certo: sono gli alpini. I nostri amici alpini che ormai ci hanno adottato e ci danno aiuto tutte le volte che abbiamo bisogno. Hanno raccolto la sfida di FORMA, la fondazione dell’ospedale, che non ne può più di vedere muri scrostati ed angoli sporchi. Qual è il problema? Bisogna rinfrescare le pareti? Loro lo fanno e lo fanno serenamente, divertendosi con i bambini e migliorando l’atmosfera dell’ospedale. Tutti insieme, appassionatamente! E solo dopo, quando tutto è a posto, torneranno a casa con le loro famiglie e con il cuore pieno di allegria. Questa è l’Italia, la vera Italia.

    Piero Abbruzzese

    Caro professore, visto che lei s’è presentato con l’umile nudità della sua iscrizione anagrafica, dirò ai nostri lettori che lei è il direttore della divisione di cardiochirurgia e direttore dipartimento di chirurgia generale e specialistica dell’ospedale torinese Regina Margherita. Titoli importanti, tra i quali spuntano con tanta evidenza lo stupore e la gratitudine. Uno stupore che risveglia la nostalgia per le cose autentiche, facendo sentire a fiuto come potrebbe essere bello il mondo se solo si… Gli alpini sono lì a ricordarcelo. Con i loro limiti ma anche con la grandezza del loro animo.