Gli alpini in Libano celebrano San Maurizio

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In occasione della ricorrenza di San Maurizio, patrono delle Truppe Alpine, tutte le penne nere della Brigata “Julia”, i militari Ungheresi e Sloveni della  Multinational Land Force, gli Austriaci e i Croati inseriti nel Combat Support Battalion ed i colleghi delle altre specialita’ dell’Esercito, si sono riuniti per una Santa Messa nella Chiesa “Regina Pacis, Mater Misericordiae”, nella base “Millevoi” di Shama.

Durante l’omelia il cappellano del Contingente, don Giuseppe Ganciu, ha evidenziato come San Maurizio, nella sua vita abbia fatto uso esclusivamente dell’esercizio della pace a favore delle popolazioni, modus operandi che e’ sempre stato riconosciuto anche agli alpini, in tutti i luoghi dove sono stati chiamati ad operare.

Al termine della funzione religiosa tutto il personale presente nella base di Shama si e’ radunato presso il piazzale principale e agli ordini del Generale Paolo Fabbri, Comandante del Sector West di Unifil, dopo la lettura della preghiera dell’Alpino, si è svolta la Medal Parade. Molto sentita e tanto attesa dai caschi blu che operano sotto l’egida dell’ONU e’ una cerimonia all’interno della quale viene consegnata a tutti i militari di ogni ordine e grado la medaglia commemorativa delle Nazioni Unite per il servizio prestato in Libano nella missione UNIFIL. Il Generale Fabbri ha ringraziato i militari del contingente per la professionalita’ con la quale hanno condotto tutte le attivita’ sul campo ed anche per il servizio svolto per le Nazioni Unite.

L’Italia è presente in Libano con circa 1.100 uomini in osservanza alla risoluzione 1701 che fu emanata a seguito del ritiro delle truppe Israeliane e del conseguente schieramento della forza di interposizione delle Nazioni Unite e confermate dalla recente adozione della risoluzione 2433. I compiti dei caschi blu sono il monitoraggio e il controllo della cessazione delle ostilità, il supporto alle Forze Armate Libanesi nella condotta delle attività di controllo nel Sud del Paese, nonché l’assistenza alla popolazione locale attraverso i progetti di Cooperazione Civile e Militare.

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