Giro di boa per il personale dell’Operations Coordination Center Advisor Team

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Herat, 30 luglio 2013 – Superata ormai la metà del proprio mandato, è tempo di tracciare un bilancio intermedio delle attività svolte anche per i militari italiani del Operations Coordination Center Advisor Team (OCCAT) che, dallo scorso 16 aprile, si occupano di assistere le forze di sicurezza afghane nel coordinamento delle attività operative.

L’attività di ‘advising’, ovvero di consulenza e assistenza, viene svolta a favore di tutte le componenti delle Afghan National Security Forces (ANSF – forze di sicurezza afghane). All’interno dei centri di coordinamento delle operazioni sono infatti presenti esponenti dell’Afghan National Army (ANA – l’esercito afghano), del National Directorate Security (NDS – i servizi di sicurezza afghani) e delle varie componenti dell’Afghan National Police (ANP – polizia afghana).

Gli esempi concreti di questo quotidiano affiancamento sono emersi in particolare durante lo svolgimento (ormai alle battute conclusive) delle attività di registrazione degli aventi diritto al voto, in vista delle elezioni politiche afghane del 2014. La consulenza fornita a livello regionale e provinciale si è rivelata cruciale per la riuscita delle attività di consegna del materiale elettorale, in particolare nei distretti a più alto rischio. Nelle settimane passate infatti, i membri della Independent Electoral Commission (IEC – commissione indipendente elettorale) sono stati in grado di raggiungere in sicurezza tutte queste zone.

Gli aspetti di sicurezza del processo elettorale non sono stati gli unici a caratterizzare l’attività degli OCCAT. Gli stessi sono anche deputati alla gestione delle richieste afghane dei cosiddetti ‘enablers’, ovvero nella fornitura di tutti quegli assetti di cui le forze di sicurezza afghane non sono ancora dotate (evacuazione medica aerea, sorveglianza del campo di battaglia, intelligence e supporto aereo in generale).

In questi mesi, proprio attraverso questo canale, ISAF è stata in grado di supportare le ANSF durante gli scontri nella zona del Morichaq, nell’area nord della regione ovest, e di fornire sicurezza ai convogli logistici che percorrono giornalmente le principali rotabili nell’area di responsabilità del Regional Command West.

Parallelamente allo scorrere delle attività operative, gli advisors italiani stanno svolgendo formazione e addestramento a favore della controparte afghana. Sono stati portati a termine corsi di topografia, alfabetizzazione informatica e utilizzo dei principali applicativi software. Resta ancora molto da fare, ma il programma delle attività future è intenso e cospicuo; sono previsti corsi di intelligence, uso del GPS e map reading (lettura delle carte topografiche militari), comunicazioni, pianificazione logistica, supporto di fuoco secondo la dottrina NATO e afghana e, infine, sicurezza delle installazioni.

Le citate attività formative si aggiungono al sostegno diretto in termini di materiali e supporto logistico. La presenza degli advisors si estrinseca anche in progetti volti a migliorare le condizioni di vita e lavoro dei militari afghani. A fine luglio sono iniziati i lavori (finanziati dal Regional Command West) volti ad aumentare le misure di Force Protection (sicurezza del personale) nella sede del Centro di Coordinamento regionale di Herat. Sempre nello stesso mese è stata portata a termine anche la donazione di alcuni computer.

L’insieme delle attività di consulenza, addestramento e sostegno contribuiscono insomma in maniera integrata alla fase di ‘transizione’, che vede le ANSF detenere la piena responsabilità della sicurezza del territorio dallo scorso 18 giugno.

L’Operational Coordination Center Regional Advisor Team (OCCR-AT) è un’unità del contingente italiano in Afghanistan, attualmente comandata dal Colonnello Fabrizio Stivoli, composta da personale di staff appartenente al 2° comando delle forze di difesa di San Giorgio a Cremano (NA) e una piccola aliquota del 7° reggimento carabinieri trentino alto adige, che si prefigge di contribuire allo sviluppo di un centro di coordinamento afghano competente, professionista ed autosufficiente.