Giovani del 3 Rgpt: proposte e progetti nel segno della continuità

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    L’abbiamo imparato dai nostri veci: non mollare. Ed infatti la nostra attività organizzativa, tesa a dare spessore ed ufficialità all’attività dei giovani in seno alla nostra Associazione, continua incessantemente. Il nostro lavoro intende, infatti, favorire il migliore inserimento dei giovani all’interno dell’Associazione, non prima di aver dimostrato a tutti ciò che sappiamo fare, sempre mano nella mano con chi ha più esperienza di noi. Anche a Cornedo Vicentino (Vicenza) dove domenica 26 marzo 2006 si è svolta la riunione dei coordinatori giovani di sezione del Triveneto, queste sono state le finalità.

    Dopo la cerimonia dell’Alzabandiera i delegati hanno preso posto nella splendida sede di cui il gruppo ANA di Cornedo dispone: un’ampia sala con soppalco ornata con le classiche suppellettili alpine disposte con gusto davvero singolare. Dopo un toccante minuto di silenzio in ricordo dei Caduti del Galilea, sono iniziati i lavori. Il presidente dell’assemblea ha dato la parola al capogruppo di Cornedo Raffaele Farardo e successivamente al presidente della sezione di Valdagno Luigi Cailotto: entrambi hanno espresso la loro soddisfazione ed il loro orgoglio per vederci presenti così numerosi e ci hanno invitato a prendere coscienza dell’importanza del nostro operato. Su analoghi argomenti si sono incentrati i successivi interventi dei consiglieri nazionali Ivano Gentili e Franco Munarini.

    Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, è stata esposta la relazione sull’incontro avvenuto a Milano il 19 marzo scorso dei rappresentanti dei 4 Raggruppamenti. Le principali proposte concordate in tale occasione, da sottoporre prossimamente al CDN, riguardano la distribuzione logistica del blocco di giovani Alpini da posizionare in testa allo sfilamento di Asiago: si intende costituire una scorta di 4 giovani ai veicoli che, all’inizio dello sfilamento, porteranno i reduci e i veci che non possono sfilare a piedi.

    I veicoli dovrebbero essere preceduti dallo striscione portato dai giovani: in tal modo si darà, anche fisicamente, il segno della continuità. Contestualmente, a Milano, è stato votato il testo da stampare sullo striscione: la frase scelta è stata Noi dopo di Voi . Il presidente dell’assemblea di Cornedo, Gianluca Fin, ha invitato, come previsto dall’ordine del giorno e dall’imminenza dell’evento, a spostare l’attenzione sull’Adunata di Asiago.

    Il segretario del Triveneto Daniele Busa ha, dunque, elencato gli eventi ufficiali salienti che si terranno ad Asiago e sono state scelte, in tale contesto, le manifestazioni per le quali la partecipazione ufficiale dei giovani è sembrata più significativa e pertinente. Una fra tutte è stata giudicata la più adatta per evidenziare quanto i giovani rappresentino per l’ANA e cosa l’ANA rappresenti per i giovani: la salita alla cima dell’Ortigara, con annessa cerimonia religiosa in suffragio dei Caduti. Va sottolineato che le condizioni di innevamento previste renderanno la salita particolarmente impegnativa.

    È stato, comunque, deliberato che un drappello di giovani presenzierà anche ad altre occasioni ufficiali. Sempre in merito alla partecipazione dei giovani alpini alle manifestazioni dell’ANA, è stato scelto il pellegrinaggio sull’Adamello quale occasione a carattere nazionale da considerare prioritaria e di fondamentale importanza. Terminate le discussioni su tali argomenti Luciano Cherobin, già vicepresidente nazionale, ha descritto un progetto regionale recentemente approvato in Veneto, inteso a tentare di sopperire al vuoto culturale che la sospensione della naja ha determinato, soprattutto nelle zone a reclutamento alpino.

    Il progetto pilota si propone di creare, anche con l’utilizzo di supporti multimediali, lezioni di storia e cultura alpina da portare nelle scuole. A tale iniziativa fa poi seguito l’istituzione di corsi di alpinismo e roccia per bambini e ragazzi da svolgere in collaborazione con le Truppe Alpine: tutti questi fattori sono intesi ad invogliare i giovani a scegliere l’opzione del reclutamento volontario nelle Truppe Alpine. Luciano Cherobin ha consigliato i giovani di impegnarsi anche in tale ambito.

    Dopo oltre quattro ore di lavoro, nello spiazzo antistante alla sede del gruppo ci attendeva un tonificante aperitivo, preludio di un luculliano pranzo ammannito dai bravi alpini di Cornedo e rispettive consorti. Un particolare non può essere omesso da questa cronaca. Il pranzo era stato confezionato durante la nostra riunione: ebbene, per non disturbare i lavori passando di continuo nella sala centrale, gli alpini hanno pensato di accedere alla cucina (posta al primo piano!) mediante una scala a pioli appoggiata al muro.

    Non deve essere stata un’impresa da poco! In cambio noi giovani abbiamo profuso la nostra schietta allegria, aiutati in questo dall’instancabile e mirabolante fisarmonica dell’amico Ivan, di Trento. Anche questo vuol dire essere alpini. In conclusione, dunque, ancora una volta i giovani hanno saputo rassicurare i veci sul futuro dell’Associazione dimostrando di saper essere propositivi e determinati nelle proprie scelte e nei propri progetti. Ora bisogna passare ai fatti e le premesse fanno ritenere che i veci potranno essere fieri dei loro Bocia.

    Francesco Agostini (Sezione di Trieste)