Genesi di un santo

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    «Cari amici, noi ci domandiamo se don Gnocchi abbia esaurito il suo servizio sacerdotale alla Chiesa ambrosiana chiudendo gli occhi all’esistenza terrena, oppure se egli lo continui in una forma che non sia soltanto quella dell’efficacia della sua opera, della nostalgia della sua persona, ma in una missione permanente per la Chiesa di Dio». 

     

    Con queste parole il cardinale Carlo Maria Martini annunciava il 27 febbraio 1987 nel Duomo di Milano l’avvio del processo di canonizzazione di don Carlo Gnocchi. «Sappiamo naturalmente che nessuno dei nostri fratelli termina di compiere il bene quando muore. Il mistero profondo della comunione dei santi – aggiungeva l’allora arcivescovo di Milano – ci dà la certezza che come a noi, pellegrini sulla terra, è dato di intercedere per coloro che continuano a vivere oltre le soglie della morte, così è dato a chi già vive nella luce di Dio di operare e di intercedere per noi, di farsi a noi vicino, compagno del nostro “fantastico viaggio verso la meta dell’incontro finale e perenne con il Signore”».

    La “Positio” è il volume che contiene testimonianze e documenti raccolti nel corso del “processo sulla vita, virtù e fama di santità” del Servo di Dio don Carlo Gnocchi, celebrato nell’Arcidiocesi di Milano dal 6 maggio 1987 al 23 febbraio 1991 (199 sessioni per un totale di 178 deposizioni). È stata attentamente esaminata e discussa per anni e il 22 ottobre 2002 è arrivato il giudizio positivo del Congresso Speciale dei Consultori Teologi e il 3 dicembre dello stesso anno quello della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi.

    Solo dopo questi pareri, la Congregazione per le Cause dei Santi ha preparato il decreto sull’eroicità delle virtù, che è stato letto dinnanzi a Papa Giovanni Paolo II: il 20 dicembre 2002 a don Carlo è stato dato il titolo di Venerabile. L’intera documentazione raccolta è stata inviata nuovamente alla Congregazione vaticana per le Cause dei Santi, che con decreto del 6 maggio 2005 ne ha riconosciuto la validità. Il 5 luglio 2007 la Consulta Medica, chiamata all’esame dell’episodio, ha dichiarato “inspiegabile la sopravvivenza dell’infortunato in rapporto all’estrema gravità della folgorazione subita, che avrebbe dovuto comportare la morte dello stesso”.

    Il 4 novembre 2008, nel Congresso teologico riguardante il Venerabile don Gnocchi, i sette Consultori (all’unanimità) hanno dato parere positivo. Infine, il Collegio cardinalizio, riunitosi il 13 gennaio 2009 in Vaticano, ha riconosciuto che il miracolo in discussione è da attribuire all’intercessione di don Carlo. Il Santo Padre Benedetto XVI, il 17 gennaio 2009, ha autorizzato il prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, monsignor Angelo Amato, alla pubblicazione del relativo decreto, stabilendo di fatto la beatificazione di don Gnocchi il cui rito – presieduto dal legato pontificio mons.

    Angelo Amato, oggi cardinale, e dall’allora arcivescovo di Milano cardinale Dionigi Tettamanzi – è stato celebrato domenica 25 ottobre, anniversario della nascita di don Carlo, nella piazza del Duomo di Milano, gremita da oltre 50 mila fedeli, con altri tre milioni che hanno seguito la cerimonia in diretta dagli schermi della tv. Un altro miracolo viene ora chiesto per la Canonizzazione.