Firmato l’impegno morale

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    “Mi impegno a rispettare e a far rispettare le regole che ordinano questo luogo, consapevole che il terreno dove poggiano i miei piedi è sacro alla Patria e vi riposano coloro che hanno dato la vita per garantire a noi la libertà, un luogo intriso dei più alti valori morali che sono propri dell’Associazione Nazionale Alpini e che saranno per me da guida nel servizio di questi giorni e nella vita”. Un vero e proprio giuramento il “Codice di Impegno Morale” che ogni volontario sottoscrive prima di entrare in servizio di sorveglianza al Sacrario di Cima Grappa e che sarà trasmesso ad ogni visitatore che vi giungerà per un omaggio e una preghiera.

     

    Il 9 luglio scorso, a Crespano del Grappa, il presidente nazionale Sebastiano Favero e il ten. col. Riccardo La Bella, per conto del Commissariato Generale Onoranze Caduti, hanno firmato il “Documento Operativo d’Intesa” allegato all’ “Accordo Quadro”, datato 22 luglio 2013, relativo alla sorveglianza e alla manutenzione del Sacrario del Grappa, che sarà esteso a tutti gli altri sepolcreti d’Italia. Un evento importante che, proprio all’apertura delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra, rende ufficiale e chiara la collaborazione tra l’Istituzione militare e l’ANA che, della memoria, fa uno dei suoi capisaldi.

    I volontari alpini e amici degli alpini si alterneranno nei fine settimana e, in caso di necessità, cureranno la manutenzione ordinaria del luogo. Alla firma, oltre ai consiglieri nazionali Cailotto e Munari, erano presenti i presidenti delle quattro Sezioni con giurisdizione nel massiccio: Rugolo per Bassano, Balestra per Feltre, Panno per Treviso e Baron per Valdobbiadene, accompagnati dai rispettivi referenti Mellini, Mariech, Parisotto e Miotto. Il direttore del sito di Cima Grappa, La Bella, invece era accompagnato dal primo maresciallo Smeragliuolo. Il presidente Favero è rimasto soddisfatto della positiva conclusione dell’iniziativa, considerata la difficoltà a concordare le esigenze, soprattutto burocratiche, delle istituzioni con il più immediato spirito di volontariato degli alpini.

    “Con questo accordo siglato nel centenario della Grande Guerra – ha detto Favero – si è trovato il punto d’incontro perché il Sacrario possa mantenere la propria efficienza e soddisfi le aspettative di chi verrà a visitarlo, italiano o straniero, perché dobbiamo ricordare che qui non riposano solo i nostri connazionali, ma anche coloro che combatterono dall’altra parte”. Soddisfatto anche il colonnello La Bella che si è detto riconoscente agli alpini per tutto ciò che finora hanno fatto e fiducioso che il progetto venga presto esteso a tutti gli altri luoghi dove riposano i nostri Caduti.

    Flavio Gollin